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Attraverso i buchi neri conosceremo il nostro passato e il futuro

| Salvino Caputo | Cultura

Ieri, mercoledì 10 aprile 2019, è stata pubblicata sul web la prima foto in assoluto mai scattata a un buco nero. La foto è oltremodo affascinante perché rappresenta una rivoluzione in astrofisica ed un grande salto nel percorso umano della nostra conoscenza, nella comprensione dei segreti del cosmo e la nuova sfida alla “Teoria della Relatività di Albert Einstein.

Comprendere i grandi misteri del nostro universo, significa uscire dal totem pagano dell’interrogativo stupido “E’ nato prima l’uovo o la gallina”. Esistono buchi neri massicci nei centri di galassie lontane dal nostro pianeta ed accessibili nel prossimo futuro. Si potrà finalmente esplorare la gravità nel suo limite invalicabile e su una scala di massa, considerata inaccessibile. Avremo l’occasione storica di acquisire uno strumento d’indagine scientifica per confermare o escludere le teorie relativistiche della gravitazione, formulate accanto alla “Relatività Generale”. Questo strumento d’indagine potrebbe penalizzare il grande Einstein, sulla teoria finale del nostro universo. La foto del “Buco Nero” pubblicata ieri, mostra il buco nero come una specie di anello rossastro al centro della Galassia M87, con una massa di sei miliardi e mezzo rispetto a quella del nostro sole. Nei buchi neri massicci, la materia che viene attratta si riscalda e viene ingurgitata dal buco nero emettendo luce, parte della quale è osservabile con i radiotelescopi.

La forza di gravità è così forte che nulla può sfuggirle, nemmeno la luce. A partire dal 2014, con il mio primo libro “La Congiura degli Onesti” ed il mio sconfinato amore per la scienza quantistica, avevo abbozzato una mia teoria ad hoc. Sostenevo che al centro di Andromeda, la super galassia G33, c’era il più grande buco nero del mondo intergalattico e del multi-verso, degli universi paralleli. Ho ribadito la mia teoria nel mio terzultimo libro “La Nana Rossa” e nella giornata odierna ringrazio la NASA e tutti gli astrofisici mondiali per la foto scattata al buco nero. Vorrei ricordare a Franco Battiato, che nella sua sublime canzone “La Cura” inneggiava alle correnti gravitazionali per guarire il suo essere speciale, non esistono le correnti gravitazionali ma le onde gravitazionali e i buchi neri che hanno generato tutto. Entro i prossimi vent’anni scopriremo grazie alla vera scienza, le categorie creative di questo meraviglioso mistero, che è la nostra vita. Le Religioni possono aiutare l’uomo ed addolcire i suoi dolori, lutti, disperazioni, ma resteranno sempre l’oppio dei popoli. Soltanto la Scienza in tutte le sue variegate specialità, potrà guarire donne e uomini e tutti gli esseri di questo nostro piccolo pianeta. La Politica, se non riuscirà a collegarsi con la sete di conoscenza, nel giro di un trentennio cesserà di esistere e tacerà per sempre nei secoli dei secoli che verranno, se ci saranno ancora altri secoli nella futura storia.
COPYRIGHT©BY SALVINO CAPUTO

 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

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