Il tentato raggiro si è verificato in via Paruta
PALERMO, 12 febbraio – Tenta la ormai famosa truffa dello specchietto, ma viene fermato dai carabinieri. È finito così il tentativo di R.G., 22enne bagherese di mettere in atto un raggiro ai danni di un uomo in via Filippo Paruta, traversa di corso Calatafimi, a Palermo. Il fatto è successo nella tarda mattinata di ieri, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Palermo inviava in via Paruta una pattuglia del Nucleo Radiomobile dove un giovane riferiva di essere stato vittima di un tentativo di truffa ad opera di una persona a bordo di una BMW ancora presente sul luogo.
Giunti sul posto, i Carabinieri venivano avvicinati dal richiedente che riferiva di essere stato vittima di una tentata truffa, ad opera di una persona a bordo di un'autovettura BMW di colore grigio, fornendo contestualmente anche la targa.
Il denunciate mentre era alla guida della sua autovettura transitando in via Paruta, era stato chiamato da una persona che l'aveva accusato di avergli rotto lo specchietto retrovisore sinistro, quando invece non vi era stato nessun contatto tra i veicoli. Aggiungeva inoltre di aver ricevuto una richiesta di denaro per sistemare la questione del sinistro senza ricorrere alla denuncia alle rispettive assicurazioni. Dopo varie richieste, dapprima 130 euro e poi di 50, il denunciante si era allontanato con la scusa di andare a prendere i soldi.
A distanza di qualche minuto, ripercorrendo la stessa strada in senso contrario, aveva notato che il conducente della BMW si trovava sempre posteggiato in via Paruta nella stessa posizione e guardando aveva constatato che quando transitavano le autovetture vicino alla sua, apriva e chiudeva lo specchietto sinistro in modo da farlo sbattere con le macchine in transito.
A questo punto i Carabinieri si avvicinavano al mezzo in questione nel quale era seduto alla guida, con motore spento e finestrino anteriore sinistro aperto, R.g. nato 22 anni, domiciliato a Bagheria. Ai militari bastava poco per constatare che lo specchietto dell'auto in questione era scheggiato, ma non vi erano tracce di vetro rotto per terra o nelle vicinanze, visto che si trovava in sosta nello stesso posto dove erano avvenuti i fatti pochi minuti prima, e che l'autovettura del denunciante non presentava segni di collisione.
Dopo una perquisizione R.G. veniva trovato in possesso di una banconota contraffatta da 50 euro e sottoposta a sequestro. Accompagnato in caserma, a seguito di accertamenti sulla targa della BMW, risultava l'autore di analoghe truffe denunciate a Partinico.
Rintracciate due delle persone truffate, queste, giunte negli uffici del Nucleo Radiomobile riconoscevano senza alcun dubbio la targa della BMW, utilizzata per il raggiro. In sede di denuncia, gli automobilisti riferivano che l'uomo si presentava alle vittime come rappresentante, oppure sotto falso nome, mettendo loro fretta in modo da approfittare del particolare momento per chiudere rapidamente la trappola, descrivendo fisicamente il conducente dell'auto, corrispondente in maniera inequivocabile a R.G. che veniva denunciato in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria per tentata truffa e possesso di banconota falsa.