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Terrorizzava i frequentatori di Villa Sofia, arrestato parcheggiatore abusivo

| Enzo Ganci | Succede a Palermo

È accusato di tentata rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale

PALERMO, 15 gennaio - L'equipaggio di una "gazzella" del Nucleo Radiomobile di Palermo ha tratto in arresto per il reato di tentata rapina aggravata, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, Salvatore Tavilla, 43enne, senza fissa dimora. L'uomo è stato notato all'interno del nosocomio "Villa Sofia" sito in viale Croce Rossa, mentre, con un coltello a serramanico, minacciava i pazienti ed il personale sanitario, al fine di farsi consegnare del denaro contante e delle sigarette.

L'uomo, armato di coltello, dai locali del Pronto Soccorso si era spostato all'interno del padiglione di Geriatria, dove veniva fermato dai carabinieri immediatamente giunti sul posto e coordinati dalla locale Centrale Operativa. Con non poca fatica, i carabinieri sono riusciti a bloccarlo, ma lui, nonostante la presenza dei militari continuava a proferire ad alta voce e con fare minaccioso le parole: "Li ammazzo tutti... chi ha chiamato lo ammazzo...... Li sgozzo tutti...... puru i picciriddri.....".
Alla richiesta poi, di consegnare il coltello del quale era in possesso, Tavilla continuava a minacciare i presenti, ma l'opera costante e accurata dei carabinieri intervenuti, portava l'uomo ad estrarre spontaneamente dalla tasca del pantalone indossato, un coltello a serramanico in acciaio e legno con la lama lunga otto centimetri. Il coltello veniva quindi preso in consegna e successivamente posto sotto sequestro.
Il personale sanitario del Pronto Soccorso ha poi confermato ai militari dell'Arma che, l'uomo, come da consuetudine, estraeva il coltello, giocando con lo stesso, ad aprirlo e chiuderlo e, proferendo frasi minacciose, si faceva consegnare dai pazienti sigarette e soldi. Ormai terrorizzati, questi ultimi, ogni volta che lo incontravano, pur di non avere problemi, gli consegnavano timorosamente quanto richiesto.

All'interno del nosocomio, Tavilla aveva imposto il "suo potere egemone" forte del fatto che da tempo rimaneva impunito facendosi forte della paura che ingenerava nei più, impauriti a tal punto da non segnalarne la presenza alle forze dell'ordine.
Lo scorso agosto 2013, i carabinieri erano già intervenuti presso l'ospedale Villa Sofia, proprio nei confronti di Tavilla, che a quel tempo aveva minacciato sempre con un coltello a serramanico la Guardia Giurata di servizio. Tavilla, inoltre, nell'ultimo tentativo di sfuggire alla custodia dei militari ha sferrato un pugno colpendo al petto un carabiniere.

Fermato, ammanettato, condotto in Caserma, l'uomo è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di tentata rapina aggravata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed stato trasportato all'Ucciardone.

· Enzo Ganci · Editoriali

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