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Palermo, sono accusati di corruzione: arrestati due poliziotti

| Giuseppe Cangemi | Succede a Palermo

Avrebbero sottratto parte di droga sequestrata e fornendola a un pusher, anche lui in manette

PALERMO, 4 ottobre – La Procura della Repubblica di Palermo ha delegato la Squadra Mobile per l'esecuzione dell'Ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha disposto l'applicazione della misura cautelare in carcere a carico di Ignazio Carollo, 42 anni, nonché degli appartenenti al medesimo Ufficio investigativo Sovrintendente Capo Fabrizio Spedale e Vice Sovrintendente Salvatore Graziano.

Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti delle indagini svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo a carico dei citati indagati ritenuti gravemente indiziati, in concorso ed a vario titolo, di "spaccio” di sostanza stupefacente, corruzione, peculato e falso materiale ed ideologico.

Nel corso dell'attività d'indagine è emerso che il Sovrintendente Capo Spedale avrebbe ricevuto alcuni compensi da Carollo a fronte di alcune delazioni concernenti attività investigative in atto.
Inoltre nel medesimo contesto investigativo i due operatori di polizia, in due diverse occasioni, a seguito di alcuni sequestri di sostanza stupefacente, avrebbero distratto parte della "merce" a favore dell'indagato Carollo per essere immessa nuovamente nel mercato illecito della droga.
In proposito, in una di tali occasioni, avrebbero anche falsificato i verbali di distruzione dello stupefacente simulando in tal modo l'avvenuto smaltimento della merce sequestrata.

L'odierno provvedimento, emesso dal G.I.P. di Palermo, si basa sui gravi indizi di colpevolezza e su un quadro indiziario emerso nel corso delle indagini, significando che le piene responsabilità penali per i fatti indicati saranno accertate in sede di giudizio.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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