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Palermo: operazione ''Altarello''. Smantellato lo spaccio di Altarello di Baida

| Giuseppe Cangemi | Succede a Palermo

I carabinieri di Monreale fermano sette persone

PALERMO, 14 febbraio – Alle prime ore di stamattina, nella città di Palermo, i Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di 7 persone (2 in custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 1 sottoposto ad obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

I fermati sono indagati a vario titolo per i reati di “Produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti”, “Tentata estorsione” e “Furto in abitazione”.
Il provvedimento - emesso dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, nel corso delle indagini preliminari, su richiesta della Procura di Palermo - è frutto di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri di Monreale tra l’agosto 2020 ed il marzo 2021 e costituisce il proseguo dell’operazione “Panaro” che nel luglio scorso aveva condotto all’arresto in custodia cautelare di 4 persone.

Secondo il G.I.P. l’indagine ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario a carico degli indagati relativamente alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti nel quartiere Altarello di Baida, nonché di approfondire i rapporti criminali e i canali di approvvigionamento dello stupefacente documentando anche un tentativo di estorsione finalizzato a riscuotere il pagamento di un ingente quantitativo di droga. L’attività investigativa condotta ha consentito di rilevare che gli indagati ( 2 dei quali colpiti da misura ed altri 4 soggetti destinatari di avviso di garanzia) si sarebbero occupati della gestione di una piazza di spaccio all’interno del quartiere Altarello di Baida di Palermo ove sarebbe avvenuta la vendita al dettaglio di cocaina, crack, hashish e marijuana; gli stessi soggetti risulterebbero inoltre avere rapporti - che si estrinsecavano nella collaborazione nello smercio di stupefacenti e nella pacifica convivenza con suddivisione territoriale dell’attività di spaccio  - con gli arrestati nel luglio scorso nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Panaro”, individuati quali gestori di una piazza di spaccio collegata a quella degli odierni indagati ed operante nel limitrofo quartiere di Boccadifalco.

È possibile stimare l’assai fiorente giro d’affari in circa 100.000 euro su base annua, nonché individuare la base operativa del gruppo in una taverna abusiva adibita a ritrovo della tifoseria ultras del Palermo, ove sarebbe stata svolta la gran parte dell’attività illecita, dalla preparazione dello stupefacente allo smercio al dettaglio.
Le indagini hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento dello stupefacente, individuando 2 degli indagati quali grossisti che sarebbero stati dediti all’attività di rifornimento costante della piazza di spaccio.

L'attività ha consentito, inoltre, di documentare un episodio estorsivo in cui 2 dei soggetti colpiti da misura avrebbero richiesto ai gestori della piazza di spaccio il pagamento di un ingente quantitativo di droga risalente a 5 anni prima, riferendo di agire per conto della famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù e che il credito vantato sarebbe dovuto servire a sostenere le spese per il sostentamento dei detenuti del mandamento.
È stato identificato un ulteriore indagato quale indiziato di un furto in abitazione nel corso del quale sarebbe stata sottratta refurtiva di ingente valore e registrare l’interessamento dei soggetti che sarebbero stati coinvolti nell’attività di spaccio al fine di indurre il predetto a restituire quanto sottratto con lo scopo di alleggerire l’attenzione delle Forze dell’Ordine sulla zona.

Durante l’operazione i militari hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione di uno degli indagati destinatario della misura degli arresti domiciliari, ove sono stati rinvenuti 220 grammi di cocaina pura in cristalli e la somma di denaro di 2.415 euro ritenuti provento della illecita attività di spaccio per cui lo stesso è stato tratto in arresto in flagranza di reato.
6 ulteriori soggetti, risultati sempre indiziati con ruoli minori per lo smercio al dettaglio di stupefacenti, saranno destinatari di avviso di garanzia ed oggetto di perquisizioni domiciliari. L’attività aveva già consentito nel corso delle indagini di effettuare 3 arresti in flagranza di reato.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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