Ieri una partecipata manifestazione davanti la cattedrale
PALERMO, 20 aprile – A distanza di soli sei mesi dall'accordo tra ITA e Covisian che garantiva la continuità occupazionale, i 543 operatori del Customer care della compagnia di bandiera si ritrovano ancora una volta a dover difendere il proprio posto di lavoro.
È previsto per oggi il vertice con il Ministero del Lavoro a Roma, un tavolo di confronto che dovrebbe servire a conoscere le intenzioni di ITA e capire come il governo intende affrontare la vertenza. Intanto, per gridare aiuto e manifestare ancora una volta il proprio dissenso, ieri a Palermo i dipendenti Covisian, Almaviva, ma anche tanti palermitani e le istituzioni si sono radunati davanti alla cattedrale di Palermo, poi il corteo ha raggiunto piazza Pretoria.
"Una fiaccolata aperta a tutta Palermo - dicono gli operatori - una città che non si può permettere la perdita di questi posti di lavoro. Il comparto delle telecomunicazioni in Sicilia ha dato lavoro a 30 mila persone. Se l'accordo tra ITA-Covisian sarà disatteso sarà un via libera per tutti gli altri call center. Chiediamo che il governo intervenga. Lo Stato ha una duplice valenza in questa storia - continuano - ITA è un'azienda statale e lo Stato ad ottobre 2021 ha fatto da garante nel tavolo tra le parti coinvolte. Eravamo sereni perché l'anno scorso con l'accordo avevamo portato a casa un risultato che prevedeva l'assunzione dei primi lavoratori Almaviva e poi entro dicembre 2022 degli altri. È stata una doccia fredda - commentano - non ce lo aspettavamo. Il governo garantisca il rispetto degli accordi e delle leggi. Siamo 543 famiglie nel baratro".
La scissione del contratto tra ITA Airways e Covisian ha fatto ripiombare nel baratro gli operatori del call center impiegati tra Palermo e Rende. Dieci giorni fa l’azienda Covisian, titolare del contratto di appalto delle attività di customer care per il committente ITA fino al prossimo 30 aprile, ha avviato le procedure di licenziamento per i 217 dipendenti operanti presso le sedi di Palermo e Rende.
I sindacati chiedono al governo, azionista unico di ITA, di intervenire immediatamente sui vertici della compagnia di bandiera per fermare i licenziamenti.
"È un modo per accendere i riflettori su una vertenza che è ormai chiara - dice il segretario generale Uilcom, Giuseppe Tumminia - ci aspettiamo che la politica ci indichi la rotta. Vogliamo riaprire una trattativa anche con un soggetto terzo. ITA si assumi le responsabilità".
"Noi chiediamo il rispetto di un accordo - commenta il segretario SLC CGIL, Massimiliano Fiduccia o quantomeno una soluzione per tutti i 543 lavoratori. ITA è una società a totale partecipazione pubblica che per un problema commerciale con l'azienda Covisian sta riversando tutto addosso ai lavoratori. È una fiaccolata per il lavoro e per sensibilizzare il tavolo ministeriale di domani. La protesta continua e già domani a ridosso dell'incontro faremo un'assemblea pubblica".