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Palermo, è passionale il movente dell'omicidio avvenuto ieri a Brancaccio

| Giorgia Garda | Succede a Palermo

La vittima aveva 46 anni e avrebbe, secondo la confessione del colpevole, ostacolato la relazione di quest'ultimo con sua figlia

PALERMO, 11 marzo - Ci sarebbe un movente passionale dietro al delitto di Natale Caravello, 46enne ucciso ieri sera a colpi di pistola in via Pasquale Matera, nel quartiere Brancaccio di Palermo.

 
Alessandro Sammarco, il 19enne ora accusato di omicidio, si è costituito e ha confessato dichiarando che la vittima avrebbe ostacolato una relazione sentimentale tra lui e sua figlia. Se sulle prime gli inquirenti erano stati orientati verso una pista di motivazioni legate a un contesto criminale, in virtù del coinvolgimento del Caravello in alcuni furti, le rivelazioni fatte dal giovane hanno in seguito portato a una spiegazione totalmente diversa, che comunque è al vaglio degli inquirenti.
 
L'indagato, la cui linea difensiva è stata affidata all'avvocato Corrado Sinatra, lavorava in un'attività a conduzione familiare nel quartiere Ballarò ed il suo interrogatorio, tenutosi presso la caserma Carini, è stato condotto stanotte dal pubblico ministero Gianluca De Leo. La confessione di Sammarco, già noto alle forze dell'ordine per alcuni reati minori risalenti ad anni fa, lascerebbe aperti alcuni dubbi.
 
Secondo le dichiarazioni rese dal colpevole sia quest'ultimo che la vittima, freddata con dei colpi di calibro 22 alla testa intorno alle 20 di ieri sera, si sarebbero trovati sui rispettivi motocicli, a non poca distanza tra loro; ma ciò contrasterebbe con le modalità stesse in cui è avvenuto l'omicidio, per cui si attende ora la convalida del fermo di Sammarco.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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