Palermo, si bloccano i circuiti di pagamento e il supermercato Lidl va in tilt

E' accaduto nella tarda mattinata di ieri, presso il punto vendita sito in viale Regione Siciliana Nord Ovest. Caos e disagi

PALERMO, 28 novembre – Lunghe file di attesa, malumori, carrelli colmi di spesa abbandonati nei corridoi: è quello che si è verificato ieri al  supermercato Lidl, nel punto vendita di viale Regione Siciliana Nord Ovest. A causare i disagi, che hanno più volte rischiato di accendere liti tra i clienti, il blocco del circuito di pagamento Banco Posta.

Nel giro di pochi minuti uno dei punti vendita della catena di supermercati tedesca più frequentati di Palermo si è trasformato in una bolgia, al netto dei divieti di assembramento e dell'obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, le ormai consuete linee guida da rispettare a causa della pandemia tuttora in corso. Tante le persone che, non potendo pagare il conto con la carta del Reddito di Cittadinanza, hanno dovuto rinunciare a fare la spesa e si sono ritrovate costrette ad abbandonare carrelli pieni di merce in svariati punti del negozio, rendendo ancora più angusti gli spazi a disposizione.

A parte il disguido tecnico, protrattosi per circa mezz'ora, non sono mancati nervosismi e malumori: discussioni a destra, irritate richieste di lasciare libero il passaggio agli scaffali, con irascibili risposte a seguito, a sinistra, e, non potevano certo mancare, accuse di ingiusto superamento della fila, o richieste (quasi sempre andate a vuoto) di avere la precedenza in virtù dei pochi articoli da pagare, le quali finivano per dare adito a piccoli contrasti.

Una situazione fortunatamente rientrata entro pochi minuti, durante la quale la sottoscritta ha spiacevolmente riscontrato, in pochissimi tra i presenti, un atteggiamento a dir poco omertoso. Tra una minaccia di denuncia  e l'altra, tra un irrazionale grido al lupo per "mancanza di rispetto della privacy" e l'altro, tra plurimi tentativi di ostruzionismo, ecco che mi trovo qui a raccontare quanto successo ai lettori di Monreale News.

E' triste constatare che un semplice atto di denuncia, un desiderio di esercitare il diritto di cronaca (peraltro garantito dall'articolo 21 della nostra Costituzione) venga ostacolato e condannato a tal punto. E' fine a se stessa quella sterile lamentela che non si tramuta in un impegno quotidiano nel migliorare la società, un dovere nei confronti delle generazioni future: di cui, purtroppo, stentiamo ancora a comprendere l'importanza.