L’udienza iniziale, tenutasi presso l’aula bunker della casa circondariale “Pagliarelli”, è durata circa due ore e mezza. Il leader della Lega: "Surreale andare a processo per aver semplicemente fatto il mio dovere"
PALERMO, 23 ottobre – Questa mattina a Palermo si è tenuta la prima udienza del processo “Open Arms” che vede come imputato l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il dibattimento giudiziario avrà in totale 26 testimoni, tra cui l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro degli Esteri Luigi di Maio, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e anche la star del cinema Richard Gere.
E’ quanto stabilito dalla seconda sezione del tribunale di Palermo, capeggiata da Roberto Murgia.
L’udienza iniziale ha avuto luogo nell’aula bunker del carcere “Pagliarelli” e, iniziata intorno alle 10, si è conclusa circa due ore e mezza dopo. A Salvini vengono contestati i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in merito al divieto posto alla nave spagnola “Open Arms” di attraccare in territorio italiano: i fatti risalgono all’estate 2019 e a bordo si trovavano 147 migranti. Il processo riprenderà il prossimo 17 dicembre e il leader della Lega si è così espresso: “Visto che verrò spesso a Palermo per il processo e la prossima primavera ci saranno le amministrative, e c'è un sindaco che da anni ha smesso di fare il sindaco e una città abbandonata, accompagneremo la rinascita di Palermo. Il processo? Mi dispiace solo per il tempo sottratto ai miei figli e il denaro tolto agli italiani. E' surreale dover essere processato per aver fatto il mio dovere”. Un gruppo di oppositori all’uscita del carcere ha levato voci di protesta.