Centro storico di Palermo, quali soluzioni per la rinascita?

Confesercenti ha avanzato delle proposte concrete affinché il luogo possa tornare ad essere un punto di riferimento per l’economia della città

PALERMO, 8 gennaio – L’emergenza Covid ha colpito duramente anche alcuni quartieri del capoluogo siciliano. La chiusura forzata delle attività produttive e l’impossibilità da parte dei mercati di operare hanno rappresentato un ulteriore svantaggio per zone che versavano già in condizioni critiche, come il centro storico di Palermo.

Confesercenti ha dunque chiesto l’approvazione di una delibera volta a modificare l’articolo 5 del Piano urbanistico commerciale. Il centro storico, secondo questo documento, non può ospitare attività commerciali di dimensioni superiori ai 200 metri quadrati. A intervenire sulla questione, illustrando le proposte dell’associazione di categoria, è stata la presidente di Confesercenti Palermo Francesca Costa.

“Abbiamo più volte evidenziato la necessità di una deroga, ma è ancora tutto fermo da anni e la zona più importante della città resta praticamente vietata ai nuovi negozi che si estendono fino a 1.500 metri quadrati. E' necessaria iniziativa, servono progetti e idee da concretizzare per dare nuovo vigore a tutta la zona, che deve tornare ad essere cuore pulsante dell'economia cittadina. Chiediamo quindi all'amministrazione comunale di attivarsi per dare il via libera alla deroga, fondamentale per avviare una ripresa del centro storico” ha dichiarato Costa ai microfoni del Giornale di Sicilia. Si tratterebbe di un primo passo per il recupero di zone della città preziose per il loro valore culturale e simbolico, luoghi che hanno sempre caratterizzato Palermo e la Sicilia tutta.