Mercati rionali e degrado: a Palermo ci stiamo abituando…

Occorrerebbero controlli efficaci, che spesso mancano

PALERMO, 10 febbraio – La città di Palermo, come diverse città italiane, è sede di diversi mercati rionali a cui sono state concesse delle aree e che pertanto si svolgono con cadenza settimanale da moltissimi anni.

Tralasciando la descrizione dei disagi che la loro presenza causa ai residenti, connessi al parcheggio, alle difficoltà per gli anziani e i disabili a raggiungere le proprie abitazioni, al transito dei mezzi di soccorso in caso di necessità, sarebbe necessario soffermarsi sul tipo di organizzazione e sugli interventi (spesso inesistenti) da parte del Comune per quanto concerne i controlli.
E’ noto che appena conclusosi il mercatino, sulla strada e sui marciapiedi rimane una grandissima quantità di immondizia. Cartacce, sacchetti di plastica, grucce appendiabiti, scarti di frutta e verdura, scarti maleodoranti di pesce. Per non parlare delle bottiglie di plastica piene di urina e altro ancora …

Finito il mercato viene effettuata una pulizia sommaria, anche perché il divieto di posteggio che dovrebbe protrarsi fino alle 18, proprio per permettere ai mezzi un più agevole intervento, non viene osservato, né vengono effettuati controlli o applicate multe per scoraggiare il perpetrarsi di tale comportamento. Inoltre il vento spesso dissemina nei giardini adiacenti o dentro le aree condominiali, cartacce e sacchetti di plastica che nessuno raccoglierà.
Ci si chiede come sia possibile, in una città come Palermo, permettere tutto ciò. Come sia possibile la mancanza di organizzazione. Come sia possibile la mancanza di controlli. Perché ci si deve rassegnare al degrado?
Sarebbe auspicabile che il sindaco emettesse un’ordinanza, rivolta agli ambulanti, concessionari delle licenze, descrittiva delle regole da osservare, come ad esempio la raccolta di tutti gli scarti in grandi sacchi, ognuno lasciato nello spazio assegnato, che, in questo modo, potrebbero essere facilmente raccolti dagli operatori del servizio di pulizia.
I trasgressori potrebbero essere destinatari di una diffida e il reitero delle trasgressioni potrebbe dover comportare la sospensione della licenza. Naturalmente non dovrebbe essere permessa la presenza degli abusivi. Insomma, occorrerebbe un regolamento ed il contestuale controllo, da parte dei vigili urbani, del rispetto dello stesso. Anche sporadico, anche a campione. Chi amministra una città dovrebbe mettere in campo tutte le strategie atte a migliorare la qualità dei servizi e arginare il degrado. Perché a Palermo ciò non avviene?