Quella “necessaria” rivoluzione della toponomastica a Palermo

Occorre fare “Piazza Pulita” di tanti personaggi intestatari di tante vie e piazze

PALERMO, 26 dicembre – Domenica 23 Dicembre 2018, è stata tramessa sul Canale 18 del digitale terrestre (TVM) alle ore 21,40 un’intervista al Prof. Lino Buscemi, scrittore e “Pontefice Massimo di Storia Moderna” sulla toponomastica del Comune di Palermo.

Secondo il mio punto di vista, nell’infinità variazione totale della Storia Contemporanea, il mio fraterno amico Prof. Lino Buscemi ha frantumato e ridotto a pezzi la diga di mediocrità e trivialità legata alla toponomastica della capitale siciliana “Capitale della Cultura Europea per l’anno 2018”. Dopo un lungo excursus sulle vie e le piazze di Palermo dedicate spesso e volentieri a personaggi di elevato profilo storico, Lino Buscemi ha posto l’accento drammatico sul ruolo della Storia e della vita politica, come luoghi della memoria nel futuro di una cittadinanza attiva e delle nuove generazioni che governeranno Palermo, una città con un attivo di 2700 anni di storia.


Dedicare strade, piazze a personaggi equivoci o a falsi eroi che hanno represso duramente Palermo e i Palermitani, è solo pressappochismo e misera superficialità o mera routine convenzionale. Lino Buscemi ha tuonato duramente contro la statua e la piazza dedicata a Francesco Crispi, inizialmente mazziniano, sostenitore della Rivoluzione siciliana del 1848 e della spedizione dei Mille e poi convertitosi agli ideali monarchici nel 1864, quando la Monarchia attuò l’unità economica italiana prelevando forzosamente tutti gli ori del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli. Da quel preciso momento storico, il Sud fu relegato ad un ruolo ingiusto nella geografia politica italiana, ovvero, “La Questione Meridionale” studiata ed enucleata magistralmente da Antonio Gramsci e da Giustino Fortunato: “Non si poteva derubricare a mero affaire locale, la risoluzione di un dramma storico che pesa ed ha pesato come un macigno, nella storia politica del meridione italiano”.


Parole sacrosante di Gramsci che mise sotto accusa il processo risorgimentale che si era risolto con un bilancio in rosso(in termini di finanza e di sangue versato) per il nostro Sud. Alla fine della sua intervista, il Prof. Lino Buscemi ha ribadito l’estrema urgenza di aggiornare l’attuale commissione di toponomastica del comune di Palermo e fare “Piazza Pulita” di tanti personaggi intestatari di tante vie e piazze di Palermo.
COPYRIGHT©BY SALVINO CAPUTO