Palermo, lite di Cruillas finita in tragedia: arrivano cinque condanne

In quella occasione morì il 27enne Roberto Frisco per le coltellate

PALERMO, 21 luglio – La lite terribile, poi trasformatasi in tragedia, il 26 giugno dell’anno scorso, era scaturita da una banalità. Da uno dei tanti “chi ci talii?” con cui, purtroppo iniziano tanti diverbi dalle nostre parti. Da quella lite c’era scappato il morto: Roberto Frisco, morto in ospedale a causa delle coltellate, al soli 27 anni.

La ricostruzione della vicenda dice che Roberto Frisco affacciato al balcone della sua casa di via Trabucco nel rione Cruillas di Palermo,“osò” dire ad un ragazzo del quartiere che lavorava come fattorino in una pizzeria, passato di sotto, proprio: “Chi ci talii?” ( che ci guardi). Da queste parole scaturì l’inferno. Le famiglie dei due litiganti scesero in strada con bastoni e coltelli e ad avere la peggio fu proprio Frisco che ricevette cinque coltellate da Nunzio Lo Piccolo e morì.
Ieri Il giudice Fernando Sestito ha inflitto dodici anni di carcere a Nunzio Lo Piccolo, l’omicida, scontati di un terzo dato che ha scelto di ricorrere al rito abbreviato. Il Pubblico Ministero aveva chiesto 20 anni. L’accusa di omicidio e tentato omicidio è caduta per Giuseppe e Salvatore Lo Piccolo, rispettivamente fratello e padre di Nunzio ritenuti colpevoli solo di rissa. Francesco Frisco, accusato di tentato omicidio ha avuto riconosciuta la derubricazione in lesioni ed è stato assolto per un capo di imputazione. È stata riconosciuta la tesi della difesa, sostenuta dall’avvocato Alessandro Musso, che ha ritenuto sin dall’inizio che non ci fosse stata alcuna volontà omicidiaria. La richiesta della procura era di 12 anni. Il giudice lo ha condannato a 4 anni. I parenti di Frisco hanno ottenuto una provvisionale da 60 mila euro per il risarcimento del danno, il cui ammontare definitivo sarà stabilito in sede civile.