“W Palermo e Santa Rosalia”, Orlando e Lorefice sul carro della Santuzza

Migliaia di persone ai Quattro Canti al passaggio del carro del Festino. LE FOTO

PALERMO, 15 luglio – “W Palermo e Santa Rosalia”. Con la frase canonica che viene pronunciata ogni anno all’indirizzo della Santuzza, il sindaco Leoluca Orlando, salito sul carro assieme all’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice, ha salutato la città in occasione dell’edizione 392 del Festino.

Una folla oceanica ha assistito alla tradizionale invocazione, quando il carro, partito dalla cattedrale, era giunto ai Quattro Canti, cioè all’incrocio tra Corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Accanto al primo cittadino, c’era il vescovo che per la prima volta ha preso parte ai festeggiamenti in onore di Rosalia Sinibaldi ed ha sfilato accanto ad Orlando, salendo egli stesso sul carro e salutando con identica frase il popolo accorso a vedere la processione


“La prima volta che accade – ha detto Orlando – la prima volta che l’arcivescovo sfila accanto al sindaco. Un Festino nuovo, ma antico perché radicato nella storia della nostra città. Il primo Festino dopo il riconoscimento Unesco del percorso arabo-normanno, in una città che si conferma capitale dell’accoglienza. Complimenti all’organizzazione dell’Agape – ha concluso Orlando alla quale è stato dato l’incarico anche per il prossimo anno”.
Visibilmente soddisfatto anche monsignor Lorefice, come detto, “debuttante” per quel che riguarda il Festino. “Una festa – ha detto don Corrado -, come comunemente tutti lo chiamano – che non è solo un momento di alienazione ma che segna la vita. Per me è una grande gioia ed una forte emozione stare in mezzo alla mia gente che ancor auna volta mostra calore nei confronti di questa figura di donna”.

Monsignor Lorefice ha rivolto un pensiero ai tristi fatti di Nizza, dove ancora una volta, a causa di un attacco terroristico, la morte ha macchiato col sangue le strade. “Non si può seminare morte, strumentalizzando in nome di Dio. C’è indignazione. Chi commette questi delitti nulla ha a che vedere con Dio. Dio non vuole un’umanità divisa”.
Tornando al Festino, unanime è stato l’apprezzamento nei confronti della direzione artistica, affidata all’attore-regista Lollo Franco.