Porto di Palermo: la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza fermano otto presunti scafisti

Sette sono egiziani, uno invece è siriano

PALERMO, 14 maggio - Ieri, in occasione dello sbarco al porto di Palermo della nave “Rio Segura” della Guardia Civil spagnola, inserita nella missione UE Frontex, con a bordo 173 migranti, soccorsi in acque internazionali lo scorso 12 maggio, la Poilizia di Stato di Palermo, segnatamente personale della Squadra Mobile, in collaborazione con i militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza ed il personale del Gruppo Interforze Contrasto Immigrazione Clandestina di Siracusa, ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria sette egiziani ed un cittadino siriano.

Questi, infatti, grazie a laboriose indagini compiute, sono stati individuati quali “scafisti” del peschereccio partito giorni addietro dalle coste libiche e giunto in acque internazionali dopo aver raccolto diversi gruppi di migranti anche sulle coste egiziane, per un totale di 515 passeggeri di diverse nazionalità subsahariane e mediorientali.
Il peschereccio è stato soccorso dalla predetta motonave spagnola e dal natante della Guardia Costiera italiana “Peluso”, la prima sbarcata a Palermo con 173 migranti ed il secondo sbarcato al porto commerciale di Augusta con i restanti 342.
L’efficace collaborazione degli investigatori, impegnati nei due siti ed affiancati ai soccorritori, ha consentito di ricostruire le drammatiche fasi di trasbordo e navigazione dalle coste nordafricane fino al canale di Sicilia dei migranti:
si è appurato che il peschereccio, soccorso nel Canale di Sicilia fosse solo l’ultimo punto di raccolta di una lunga serie di trasbordi effettuati attraverso piccole imbarcazioni dalle coste africane, nel corso della navigazione, durata oltre dieci giorni.
Dalle testimonianze raccolte è emerso, inoltre, un tragico spaccato di prevaricazioni e sofferenze patite dai migranti, soprattutto nel corso della navigazione, durante la quale i migranti erano costretti a pagare, agli scafisti, acqua e cibo.
Il costante scambio di informazioni tra gli organi investigativi, impegnati sul fronte palermitano e siracusano ed i riscontri oggettivi avuti in tempo reale dalla Squadra Mobile di Palermo hanno permesso di individuare e procedere al fermo di indiziato di delitto nei confronti di Muhammad Ahmad, nato il 28.4.1992 in Egitto, Ibrahim Ahmed, nato l’1.1.1988 in Egitto, Alimohammed, nato in Egitto l’01.01.1996; Saber Essaied Salah, nato in Egitto il 25.09.1983; El Omari Khaled, nato in Siria il 5.09.1980; Ismail Mahammad, nato in Egitto l’1.01.1983; Khalil Hasan Ahmad Mahammad, nato in Egitto l’1.01.1991; Hassan Ayman Ahmed, nato in Egitto il 4.10.1979.
Gli otto, indagati per avere, in concorso tra di loro, favorito l’immigrazione clandestina, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli”.