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Palermo, la Guardia di Finanza sequestra beni per un milione di euro a Salvatore D’Amico

| Enzo Ganci | Succede a Palermo

E’ ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa della Noce

PALERMO, 18 febbraio – Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, ha sequestrato tre aziende operanti nel commercio all’ingrosso e dettaglio di ortofrutta, tre appartamenti, un terreno e tre autovetture, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, ubicati a Palermo – corso Calatafimi (parte alta) ed a Villabate.

Interessato dal sequestro è Salvatore D’Amico, 52 anni, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di “Palermo Noce” ed arrestato nel 2012 con l’accusa di estorsione ed intestazione fittizia, reati per i quali è stato poi condannato alla reclusione di un anno ed otto mesi.

D’Amico aveva acconsentito ad intestarsi fittiziamente attività riconducibili a Marcello Argento, ritenuto anch’egli appartenente a “Cosa Nostra”, quali un’agenzia di scommesse, oggi chiusa, e nei cui locali è stata avviata l’attività di ortofrutta ora sottoposta a sequestro.

Le Fiamme Gialle del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo hanno dimostrato come i redditi dichiarati da D’Amico e dal suo nucleo familiare non fossero sufficienti per giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall’interessato negli anni. Si è così potuto ritenere che i beni oggi sequestrati fossero stati nel tempo acquisiti con il frutto di attività illecite condotte dall’organizzazione mafiosa.

· Enzo Ganci · Editoriali

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