La cerimonia di “ingresso” oggi in una cattedrale gremita
PALERMO, 5 dicembre - Palermo abbraccia il suo nuovo arcivescovo Corrado Lorefice. In una cattedrale blindata, con controlli con il metal detector agli ingressi, e gremita in ogni ordine di posti, si è tenuta la celebrazione eucaristica per la consacrazione episcopale di don Lorefice, con l'imposizione delle mani del suo predecessore, il cardinale Paolo Romeo.
Centinaia i fedeli presenti all'interno ma anche nel piazzale antistante la Cattedrale, dove la cerimonia è stata seguita sul maxi schermo montato per l'occasione. "Palermo in festa accoglie il nuovo pastore", e' stata la frase con cui il cardinare Romeo ha dato il benvenuto al nuovo arcivescovo.
"Non mi nascondo le contraddizioni di una bellezza che a Palermo appare ferita dalla violenza e dal sopruso. Sono qui stasera per farmi carico con voi di tutto questo", ha detto monsignor Corrado Lorefice, durante il suo primo discorso alla cittadinanza, a piazza Pretoria. "Nella sua storia - ha aggiunto - questa città porta in sè i segni della sua rinascita, del suo possibile ruolo di guida di una Sicilia libera dai lacci della mafia, dal clientelismo e dal cinismo, dalla disillusione e dalla disperazione di giovani costretti a partire e di adulti senza valori, libera dalla difficoltà economica e dalle contraddizioni sociali, dalla povertà e dall'ingiustizia, dal pressapochismo e dalla rassegnazione. Di una Sicilia che sia la terra della festa, della memoria viva degli anziani, dell'ospitalità vigile degli adulti, del sogno incantato dei bambini". Con la voce rotta dall'emozione il nuovo arcivescovo di Palermo ha sottolineato che "i bambini sono l'immagine del nostro futuro". Ha anche ricordato padre Pino Puglisi "ci ha insegnato cosa vuol dire testimoniare il vangelo".
"La Costituzione della Repubblica Italiana - ha aggiunto - sia una bussola per tutti noi, e per me per primo, a partire da quell'articolo 3 che come cittadini, ognuno nella propria responsabilità e nel proprio ruolo, siamo chiamati a rendere reale nella nostra pratica quotidiana, nella nostra vita di ogni giorno". Dopo avere letto l'articolo 3 della Costituzione, più volte interrotto dagli applausi, il nuovo arcivescovo di Palermo ha sottolineato, visibilmente commosso, che "si tratta di un articolo meraviglioso" e che "per realizzare tutto questo Palermo ha un'energia speciale, una forza potente, quella di farsi testimone della verità e della giustizia che hanno fuso il loro sangue per creare una convivenza più giusta e più umana, per dire no alla violenza e al sopruso, ai poteri che puntano a distruggere l'uomo e cancellarne la dignità", ha concluso Lorefice.
(Fonte: ITALPRESS).