Dovranno rispondere di villipendio
PALERMO, 9 luglio – “Avevamo voglia di una trasgressione”, questa la “giustificazione” che due giovani palermitani hanno dato agli uomini delle forze dell'ordine intervenuti per una segnalazione di un cittadino.
Una giustificazione che non è bastata a evitare ad un 35enne e una 24enne la denuncia di vilipendio di tombe. I due giovani palermitani martedì notte sono stati sorpresi a consumare un rapporto sessuale sulla lapide di una sepoltura al cimitero di Santa Maria di Gesù.
Coinvolti da un'irrefrenabile passione e dalla voglia di amarsi in un luogo insolito, infatti, hanno scavalcato la recinzione del cimitero, appartandosi in momenti di intimità.
A notare la scena d'amore, però, dalla finestra di un alloggio di servizio, è stato il guardiano dei Frati minori, che risiede nella struttura limitrofa al cimitero stesso. Il religioso ha prontamente contattato il 113 e quando una pattuglia dell’ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico è giunta sul posto ai due non è rimasto altro che ammettere le proprie responsabilità, chiedendo scusa per l'accaduto.
Ammissione e scuse, però, non sono servite ad evitare ai giovani le conseguenze penali di una condotta, non soltanto sconsiderata ed inopportuna, ma anche offensiva nei confronti del sentimento religioso e della pietà dei defunti, così come previsto dal codice penale.
Gli agenti hanno anche verificato che la vettura usata per raggiungere il cimitero, intestato all'uomo, risultata “sospesa dalla circolazione” per una precedente violazione al Codice della strada. Il mezzo è stato, quindi, sottoposto a sequestro.