L'uomo ha ferito alla testa un carabiniere intervenuto per fermarlo
PALERMO, 18 giugno - Attimi di terrore tra i passanti nel quartiere “Oreto”. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, verso le ore 18 circa, quando la pattuglia della Stazione Oreto, nel corso di un servizio perlustrativo, traeva in arresto per “resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale” Asanti Quamid, 49 anni, nato in Ghana, nullafacente, senza fissa dimora.
Il cittadino extracomunitario veniva sorpreso dai militari, in via Stazzone, mentre minacciava di colpire diversi passanti e alcune autovetture in transito brandendo un bastone in legno e bloccando il traffico dei veicoli. Nella circostanza, durante il tentativo da parte dei carabinieri, intervenuti tempestivamente, di riportarlo alla ragione, Quamid improvvisamente colpiva con il bastone uno dei militari alla testa e, dopo un breve tentativo di fuga a piedi, veniva bloccato dagli stessi carabinieri.
Al momento del fermo, l’extracomunitario non forniva la sua identità, mentre in caserma declinava false generalità in “Assanti Koamhi” quale uno dei suoi “alias”, ma dall’accertamento in banca dati si è giunti alle sue esatte generalità, volto noto alle forze dell’ordine. Si provvedeva a perquisire il soggetto ponendo sotto sequestro il bastone in legno lungo 70 centrimetri con l’impugnatura del diametro di 3 centimetri e la parte esterna del diametro di 6 centimetri a forma di arpione, con tracce di sangue nella parte più grossa. Il carabiniere, colpito alla testa e sanguinante, poiché necessitava di urgente soccorso veniva trasportato da una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile al Pronto Soccorso dell’ospedale “Civico”, dove veniva riscontrato affetto da “trauma cranico e facciale e ferita lacero-contusa a lembi multipli palpebra superiore sinistra e arcata sopraccigliare”, giudicato guaribile in 25 giorni.
Quamid Asanti, arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in caserma, e nella mattinata di oggi è stato tradotto presso il Tribunale per essere giudicato con rito direttissimo. Dopo la convalida dell’arresto il Giudice ha disposto la misura cautelare presso il carcere “Pagliarelli”.