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Fiera della Biodiversità Alimentare, nasce a Palermo un “laboratorio di eccellenze”

| Enza Bruno | Succede a Palermo

"Mondo scientifico e produttivo ragionano insieme per programmare salute"

PALERMO, 22 marzo - Il cibo rappresenta l’identità di un popolo e preservare la biodiversità alimentare di un territorio è come preservarne la memoria, nella consapevolezza che cibo è futuro, ma è, anche e soprattutto sviluppo economico, culturale e sociale. Questo emerge dalla Fiera della Biodiversità Alimentare, ancora in corso per tutta la giornata di oggi, all’Orto Botanico.

L’iniziativa, che già ha visto la partecipazione di un gran numero di visitatori, che si sono dati appuntamento nella prima giornata di primavera a Palermo nello scenario naturale ideale quale è il museo all’aperto dell’Orto Botanico, nasce dall’esigenza di mettere insieme mondo scientifico e imprenditoriale, nasce dalla necessità di fare rete mettendo a sistema qualità, eccellenza, tradizione e cultura facendoli andare verso un’unica direzione: presentare la Sicilia ai siciliani, ma soprattutto presentare la Sicilia al mondo con tutte le sue meravigliose sfaccettature, fatta di diversità, di qualità, di amore e cultura per il cibo.

“L’agroalimentare della nostra Sicilia vive oggi un’occasione unica con Expo 2015 e dobbiamo mettere insieme la qualità dei nostri prodotti con la qualità ambientale, culturale e artistica trasformando l’esposizione di Milano in un’occasione di sviluppo sociale, di collegamento e integrazione fra campagna e centri urbani e creando una rete globale agroalimentare delle città” questa la dichiarazione di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di AnciSicilia al momento del taglio del nastro all’apertura del cancello che separa L’Orto Botanico da Villa Giulia.

“Il luogo che ospita specie vegetali rarissime e pregiatissime, sede naturale della biodiversità ambientale fino ad ora riservato allo studio e all’approfondimento del mondo scientifico ed accademico si “apre” alla città, fondendosi idealmente in un unico museo della cultura dove, attraverso un processo di contaminazione fra natura e arte, fra tradizione ed eccellenza diventa una incommensurabile risorsa per i palermitani, per i siciliani e per tutti coloro che vorranno conoscerla o riappropriarsene, consapevoli della propria identità e delle proprie radici antiche”, ha dichiarato Bartolo Fazio Presidente del Comitato promotore dell’importante iniziativa che ha visto, fra gli altri la partecipazione di Regione Siciliana Assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Università degli studi di Palermo Orto Botanico e Herbarium Mediterraneum, ANCI Sicilia, Comune di Palermo, Federparchi Sicilia, Slow Food Sicilia, IDIMED (Istituto Dieta Mediterranea), dalle Associazioni Mons Realis e Culturalab.

Una settimana di: incontri scientifici, workshop, laboratori del gusto, percorsi naturalistici, esposizioni di eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche, mostre tematiche e tavoli tecnici che hanno trasformato Palermo e il suo Orto Botanico in un laboratorio di eccellenza, dove per la prima volta natura, scienza, medicina, tecnologia e mondo produttivo hanno ragionato insieme per programmare salute e sviluppo economico per tutti noi. Un esperimento certamente riuscito e che, così come annunciato nel corso dei lavori, sarà certamente ripetuto nei prossimi anni.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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