Sono stati condotti nel carcere dell'Ucciardone
PALERMO, 8 novembre - I carabinieri della Stazione di San Filippo Neri hanno tratto in arresto Giuseppe Sergio Di Benedetto, 24 anni, il fratello Aurelio, 20 e Nicola Messina, 26 anni, tutti nati e residenti a Palermo, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel corso dell' attività di osservazione svolta dai militari, all'interno del quartiere Zen 2, nei pressi del padiglione compreso tra la via Senocrate di Agrigento e via Eugenio Castellotti, sono stati notati i tre giovani stazionare nei pressi di un casolare. Gli stessi si dirigevano verso un angolo poco illuminato della strada ed in un piazzale poco distante. Dopo aver prelevato qualcosa, si muovevano verso il centro del padiglione dove nel frattempo sopraggiungevano autovetture e ciclomotori che sostavano per brevissimo tempo per poi allontanarsi dal quartiere.
Dopo aver notato il sospetto viavai di persone, i carabinieri decidevano di intervenire. All'atto dell'afflusso sull'area interessata, i fratelli Di Benedetto si davano alla fuga venendo poi raggiunti presso la loro abitazione, nella vicina via Costante Girardengo.
Un'altra pattuglia di carabinieri, contemporaneamente, bloccava Messina mentre si aggirava nei pressi del piazzale dove prima era stato visto occultare qualcosa.
Anche lui, come i due fratelli, si dedicava allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dall'ispezione approfondita effettuata presso i luoghi ove gli stessi erano stati visti effettuare movimenti sospetti, complessivamente, veniva rinvenuto:
un contenitore in plastica "vivin c" con all'interno nr. 9 involucri di cellophane trasparenti termosaldati di sostanza stupefacente verosimilmente "cocaina" per un totale di circa 9 grammi; 21 involucri di plastica trasparente spillati, contenenti sostanza stupefacente verosimilmente del tipo "hashish" per un totale di circa 21 grammi; 24 involucri di plastica trasparente, contenenti sostanza stupefacente verosimilmente del tipo "marijuana" per un totale di circa 24 grammi; un contenitore in plastica "mylan" con all'interno 9 involucri di cellophane trasparenti termosaldati di sostanza stupefacente verosimilmente "cocaina" per un totale di circa 9 grammi.
All'interno del portafoglio di Nicola Messina, inoltre, veniva rinvenuta la somma contante di 1.025 euro, sottoposta a sequestro in quanto ritenuta presunto provento dell'illecita attività.
Dopo le formalità di rito, i tre arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale "Ucciardone" di Palermo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.