Depredavano i clienti in corso Calatafimi, arrestati due stranieri

Ad intervenire sono stati i poliziotti del Commissariato "Porta Nuova"

PALERMO, 8 novembre – I loro bersagli erano ignari cittadini intenti a fare delle compere nei negozi di corso Calatafimi. Sono stati "beccati" però dai polizioni del comissariato Porta Nuova, che li hanno scoperti ed arrestati.

In manette ieri sono finiti M. S., 36enne, e K. P., 41enne, due stranieri, per i reati di furto aggravato in concorso, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e spendita ed introduzione nello Stato di monete falsificate.
Gli agenti, ieri, intorno a mezzogiorno, hanno notato due individui, in corso Calatafimi che, in modo sospetto, hanno più volte fatto ingresso in numerosi esercizi commerciali. I poliziotti, dubitando che si trattasse di semplici clienti, hanno osservato attentamente i due, seguendo ogni loro movimento in modo discreto.

Dopo circa un'ora, di andirivieni tra corso Calatafimi e piazza Indipendenza, gli uomini, individuato come obiettivo da depredare una donna che aveva riposto la sua borsa nel proprio carrello ed impegnata a scegliere della merce, sono entrati in azione.
Il 41enne, giovandosi di un momento di disattenzione della cliente, ha aperto la borsa, asportando il portafoglio, mentre il 36enne, ignaro di esser osservato, a distanza, dai poliziotti, si è accertato che il suo complice non fosse notato dalle persone presenti nel negozio.
Subito dopo, il primo malvivente, preso il borsellino ed averlo nascosto all'interno dei pantaloni, è uscito velocemente dal supermercato insieme al suo compare.

I poliziotti, registrato quanto accaduto, hanno seguito entrambi e, dopo averne atteso l'uscita dall'esercizio commerciale, li hanno bloccati.
I due stranieri, che a loro dire non avevano fatto nulla, hanno cercato una vana fuga senza però riuscirci.
Eseguita la perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto addosso al 41enne il portafoglio, poco prima abilmente rubato e, nel borsello del 36enne, una calamita per la rimozione delle placche antitaccheggio, due grimaldelli, due dispositivi di serraggio ed un portafoglio contenente diverse banconote estere di cui lo stesso non è riuscito a fornire indicazioni circa la provenienza.

Eseguita una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato, celati all'interno di valigie e cassetti, strumenti atti allo scasso, un pc portatile, cinque telefonini di ultima generazione, occhiali di varie griffe, portafogli, numerose chiavi di porte d'ingresso ed autovetture, strumenti di precisione, parecchie serrature di porte blindate, con relativi grimaldelli, probabilmente utilizzate per la realizzazione di artigianali chiavi adulterate. I due, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sono stati condotti nel carcere del'Ucciardone.