Venivano da Catania, agivano su commissione
PALERMO, 20 ottobre - La Polizia di Stato è intervenuta oggi all'interno di uno stabile in via Santissima Mediatrice, dove ha evitato che due ladri d'appartamento portassero a segno un colpo in un domicilio sguarnito dei proprietari, che si erano allontanati da poco. Gli arrestati dalle volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato "Porta Nuova" sono due pluripregiudicati, Giovanni Gioia, 51enne e Francesco Sapuppo, 61enne.
L'intervento degli agenti ha sventato la commissione di un reato che, tra le mura dello stabile cittadino, si era snodato secondo le più classiche modalità, sia in fase di preparazione che di esecuzione.
E' però emerso, alla voce "furto in appartamento", un nuovo elemento che solo il tempo dirà se archiviare come caso isolato o apripista di fenomeno inedito: la commissione del reato, a Palermo, da parte di due "trasfertisti" catanesi.
Non "incursori" provenienti dal panorama delinquenziale palermitano, ma due pluripregiudicati del settore che hanno deciso di sperimentarsi "oltretna" . I ladri, si sa, parlano però un linguaggio universale ed a Catania come a Palermo i cittadini per bene hanno imparato ad essere anche ben accorti.
Quando l'abitante di uno stabile di via Santissima Mediatrice, intorno alle 10.30, dal chiuso del suo appartamento, ha sentito suonare con insistenza alla casa di un vicino di altro piano, ha colto l'anomalia del comportamento: troppo incalzanti e rumorosi quei tentativi per esser prodotti da chi quella casa la conosceva e l'aveva frequentata da amico o parente dei proprietari.
Dopo alcuni minuti di incessanti scampanellate e rintocchi sulla porta da parte degli sconosciuti, il cittadino ha ritenuto opportuno di contattare il "113". Due volanti sono così giunte, nel giro di pochi minuti, al settimo piano dello stabile segnalato e lo hanno fatto in tempo. Come da prassi, gli agenti hanno bloccato l'ascensore ed hanno percorso le rampe di scale, così da raggiungere i malviventi.
I malviventi, alla vista dei poliziotti, hanno lanciato dalla finestra del condominio una borsa che sarebbe stata recuperata nell'immediato.
Al suo interno numerose chiavi adulterine ed oggetti finalizzati all'effrazione che, più di ogni ammissione di colpevolezza, hanno reso l'idea di cosa i malintenzionati fossero in procinto di fare. Sulla porta dell'appartamento preso di mira i due malviventi avevano già iniziato le operazioni di scassinamento, come dimostrato dalle scalfiture notate, all'altezza della serratura.
Alla luce della circostanza che, come accertato dagli agenti, i proprietari dell'immobile si erano allontanati da circa 30 minuti. Plausibile che i ladri avessero fatto precedere il loro tentato blitz da una fase di "studio" e di appostamento.
Alla convinzione che l'immobile fosse vuoto, i ladri avrebbero cercato successiva conferma con insistenti scampanellate. Gioia e Sapuppo sono stati tratti in arresto ed hanno concluso, nel peggiore dei modi, al carcere Ucciardone, la loro digressione palermitana.