Le ragazze, oggi maggiorenni, hanno raccontato la loro storia
PALERMO, 1 ottobre - Un'altra triste vicenda di abusi accaduta tra le mure domestiche. La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 42enne palermitano, accusato di avere abusato, ripetutamente nel corso degli anni, di due sue figlie e di una nipote.
A condurre le delicate indagini che hanno portato all'emissione del provvedimento da parte del Gip del Tribunale di Palermo, Petrucci, su richiesta del Piemme, De Somma, le donne e gli uomini della sezione "reati in danno di minori" della Squadra Mobile di Palermo.
L'uomo, un 42enne pregiudicato, avrebe abusato delle sue due figlie che oggi sono maggiorenni, sin da quando le vittime avevano 8 e 9 anni, insinuando loro la convinzione che ciò rientrasse in un ordine naturale dei rapporti tra congiunti.
Nel corso degli anni, ogni dubbio sull'ambiguità di questo rapporto, manifestato timidamente al genitore, è stato dal "padre padrone" ridotto al silenzio con la minaccia e la violenza.
Dall'infanzia alla maturità, passando per l'adolescenza, quello delle sorelline è stato un percorso di crescita che ha seguito le strade tortuose, normalmente destinate all'abisso.
A 18 anni, l'allontanamento volontario dal domicilio paterno ha messo un punto ai soprusi ed alle violenze.
L'indagine dei poliziotti è partita dalla segnalazione di una delle due figlie che, dopo aver lasciato la famiglia e dopo essersi trasferita al nord, ha, finalmente, trovato il coraggio di denunciare gli abusi subiti per anni. A breve distanza di tempo, analoga confessione è giunta dalla sorella e da una cugina coetanea.
Tutte le dichiarazioni delle vittime sono state riscontrate da poliziotti e durante un percorso difficile che ha visto le donne, ripercorrere, a ritroso, esperienze e vicende terribili della loro vita. L'uomo adesso si trova in stato di reclusione.