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Palermo, a Sala delle Lapidi c'è il sì alla Tasi: l'aliquota è del 2,89 per mille

| Enzo Ganci | Succede a Palermo

L'assessore Abbonato: "Uno dei livelli più bassi in Italia

PALERMO, 10 settembre - Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato questa mattina la delibera che definisce le aliquote della Tasi sulla prima casa che è stata fissata al 2,89 per mille sul valore catastale. L'acconto della tassa andrà pagata entro il 16 ottobre, il saldo finale entro il 16 dicembre. Il provvedimento è passato a maggioranza.

"Ancora una volta – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – esprimo il mio apprezzamento per l'ottimo lavoro del Consiglio Comunale che ha approvato la Tasi, imposta stabilita dal Governo nazionale e resa necessaria dai tagli ai trasferimenti ai Comuni. Il Consiglio comunale ha confermato l'impostazione dell'assessore Luciano Abbonato e degli uffici competenti fatta propria dalla Giunta e ha ulteriormente definito e migliorato le già previste agevolazioni".

"La delibera approvata, con le connesse aliquote Tasi, pone Palermo al livello più basso rispetto a tutte le altre grandi città italiane, a conferma di un percorso di risanamento del bilancio comunale che consente oggi anche una politica di graduale contenimento della pressione tributaria". Lo ha detto l'assessore al Bilancio, Luciano Abbonato dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale della delibera che definisce le aliquote della Tasi sulla prima casa che è stata fissata al 2,89 per mille sul valore catastale. "I due giorni di confronto in aula – continua Abbonato - sono stati senz'altro utili a confermare la bontà dell'impostazione dell'amministrazione e a migliorare il provvedimento predisposto.

Il Consiglio Comunale ha approvato infatti un emendamento che rimodula le detrazioni, azzerando sostanzialmente l'imposta per tutte le unità immobiliari la cui rendita catastale è inferiore a 200 euro e rendendo minimo l'esborso per rendite tra 200 e 300 euro, casi che interessano complessivamente circa 36mila famiglie che certamente si collocano nelle fasce più povere della popolazione. È stato quindi mantenuto l'impegno di eliminare sostanzialmente l'imposizione sulla casa a circa 1/3 dei proprietari di abitazione principale, senza gravare ulteriormente sulle proprietà già sottoposte a IMU (abitazioni diverse da quella principale, fabbricati industriali e immobili rurali). Anche per questo mi unisco all'apprezzamento a tutto il Consiglio Comunale".

· Enzo Ganci · Editoriali

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