La cerimonia al Teatro Massimo, alla presenza del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini
MONREALE, 14 giugno - Sono cinque monrealesi di cui possiamo andare fieri. Sono cinque vincitori del dottorato di ricerca presso l'università di Palermo, che, ciascuno nel suo settore, hanno concluso un percorso universitario di primissimo piano.
Si tratta di Gabriella Cancemi (Scienze Farmaceutiche), Salvatore Di Verde (Analisi congiunturale territoriale e della qualità totale), Domenico Garlisi (Ingegneria Elettronica delle Telecomunicazioni), Paola La Scala, (Recupero dei contesti antichi e processi innovativi nell'architettura) e Mariangela Mastropaolo (Fisiopatologia neurosensoriale).
I cinque giovani monrealesi sono stati insigniti del titolo conseguito nel corso di una solenne cerimonia che si è tenuta qualche giorna fa al Teatro Massimo di Palermo e che ha visto più di 350 neo titolari del dottorato nelle varie discipline messe a concorso dall'Ateneo Palermitano. La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ed è stata realizzata in sostituzione di quella di inaugurazione dell'anno accademico. Dopo il benvenuto del Soprintendente del Teatro Massimo, il prefetto Fabio Carapezza Guttuso e l'esibizione del Coro di voci bianche, la serata ha visto il saluto del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del presidente della Regione Rosario Crocetta.
Poi si sono susseguiti gli interventi del rettore dell'Ateneo di Palermo Roberto Lagalla, del rappresentante dei dottorandi di ricerca Antonino Lo Burgio, il delegato del rettore per la Carta europea dei Ricercatori Eleonora Riva Sanseverino, del vicepresidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello, del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini. Quindi, è avvenuta la consegna dei sigilli dell'Università di Palermo agli oltre 350 dottori di ricerca.
"Sulla ricerca non si investe molto in Italia e il Sud e' una parte del Paese, sicuramente non la piu' premiata da questo punto di vista ha detto il Ministro Giannini - Credo che lo sforzo debba essere nazionale per metterci al passo degli standard europei in modo da restituire competitivita" a Paese. E al Sud bisogna creare condizioni grazie alle quali le universita', ed eccellenti gia' ce ne sono, possano essere veramente il motore di sviluppo. Quello della ricerca e' un settore strategico -ha concluso- uno dei capitoli che affronteremo nelle prossime settimane".