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Risultati elettorali: "Autonomia e Libertà" non ci sta e chiede il riconteggio dei voti al Tar

| Enzo Ganci | Politica

In bilico, in caso di vittoria, la posizione di tre consiglieri di maggioranza

MONREALE, 8 luglio – Cambierà fisionomia il consiglio comunale? Lo sapremo dopo il 24 ottobre, quando è in programma la prima udienza del Tar al quale si è rivolta la lista "Autonomia e Libertà" che chiede il riconteggio dei voti.

Chiede l'annullamento del verbale di proclamazione degli eletti del 12 giugno scorso. Quello che, in pratica, determina la composizione dell'attuale consiglio comunale.
"Autonomia e Libertà", lista che alle amministrative del 25 maggio scorso ha appoggiato la candidatura dell'attuale sindaco, Piero Capizzi, come è noto non ha superato lo sbarramento del 5 per cento, imposto dalla legge, non ottenendo, per questo motivo, nessuna rappresentanza in Consiglio comunale.
I voti ottenuti, come afferma il sito del Comune, sono stati 962, per una percentuale del 4,73 per cento. Un numero, pertanto, insufficiente per ottenere un seggio in aula consiliare.

Secondo i presentatori del ricorso, però, ci sarebbero stati degli errori nel conteggio dei voti. Errori determinanti, senza i quali la soglia del 5 per cento sarebbe stata superata. Numeri non di poco conto, se – come sostengono i ricorrenti – il risultato finale per la lista potrebbe essere quello di 1.378 voti contro gli attuali 962. Un numero, pertanto, idoneo a far scattare i seggi consiliari.
Ne consegue, dal punto di vista strettamente giuridico, che un'eventuale vittoria di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale, cambierebbe la "geografia" consiliare. Il ricorso, patrocinato dagli avvocati Francesco e Rosalia Ganci, infatti, potrebbe assegnare ben tre consiglieri alla lista ricorrente, a danno di "Alternativa Civica" e del Partito Democratico, le altre due liste che hanno sostenuto Capizzi alle amministrative. La prima lista perderebbe due consiglieri: Francesco Barna e Gery Valerio, i Democratici, invece, si vedrebbero privati di Aurelia Di Benedetto.

Sull'argomento, come detto in precedenza, si esprimerà, a partire dal prossimo 24 ottobre, il Tar di Palermo, seconda sezione, quando riferirà il referendario Sebastiano Zafarana. A meno che, per motivi che devono ancora essere valutati, "Autonomia e Libertà" non decida di ritirare il ricorso.

"Non ce l'abbiamo con nessuno – fa sapere Guido Gulì, uno dei responsabili della lista e cofirmatario del ricorso – non vogliamo colpire nessuno. Siamo stati costretti, però, a presentare questo ricorso, per far valere quello che reputiamo un nostro diritto, perché avevamo dei tempi da rispettare, superati i quali non avremmo potuto fare più nulla. Al momento, all'interno della nostra lista c'è un dibattito aperto che non si è concluso e che ci porterà a valutare la situazione con più calma".

· Enzo Ganci · Editoriali

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