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Monreale deve essere inserita nelle Zone Franche Urbane

| Salvino Caputo * | Politica

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 3 luglio - Gentile direttore,
come avra' avuto modo di verificare da mesi, il Governo nazionale ha rilanciato i contratti di programma e le zone Franche urbane, unitamente ad altre misure straordinarie per consentire alle regioni a bassissimo livello di sviluppo di superare questo gap di crescita.

Dopo l'esclusione di alcune aree importanti della provincia di Palermo dalla perimetrazione delle Zone Franche Urbane, il Comune di Partinico, imprenditori e amministratori uniti hanno inviato una forte richiesta al Governo Regionale con l'inserimento del loro territorio nelle Zone Franche, con innegabili vantaggi in tema di fiscalita' e investimenti, oltre che sostegno concreto alle imprese del territorio. E' notizia di ieri che il Governo Regionale su proposta dell'Assessore allo Sviluppo Linda Vancheri ha inserito nella prossima giunta di Governo l'inserimento di Partinico tra le ZFU siciliane.

Questo risultato, che ritengo doveroso per quel vasto territorio, premia certamente l'attenzione della amministrazione e della politica di Partinico.
Lo stesso interesse e la medesima determinazione , senza critiche strumentali, non possiamo riconoscere alla attuale amministrazione comunale e in generale alla politica monrealese che pur essendo a conoscenza delle grandi opportunita' derivanti dalle Zone Franche , non ha ritenuto di " pressare " il Governo Crocetta o comunque animato un dibattito locale per creare un consenso a sostegno di una proposta certamente essenziale per il futuro dell'economia cittadina oramai al tracollo. Credo che queste siano priorita' assolute.

E' stato anche avviato un dibattito per la definizione delle Zone Franche per la Legalita' , programma di sviluppo in atto riconosciuto dal Governo Nazionale e Regionale al solo territorio della provincia di Caltanissetta, merito certamente dell'impegno di Confindustria.
Il territorio di Monreale, per la sua grandissima presenza di Beni confiscati, puo' certamente essere individuato come area a forte presenza criminale che negli anni ha condizionato spinte di sviluppo e di crescita sociale.

Le ripetute operazioni antimafia dei Carabinieri di Monreale hanno confermato la presenza di una capillare e pericolosa cosca mafiosa dedita alle estorsioni e al pizzo. Lo confermano anche le reiterate costituzioni di parte civile nei processi di mafia e le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e pentiti.
Monreale ha titoli, purtroppo, per essere inserita anche nelle Zone Franche per la Legalita', progetto che ha fatto pervenire milioni di euro al territorio nisseno.
Credo che sia non piu' rinviabile un dibattito politico e istituzionale con tutti gli esponenti politici locali per mettere in campo una strategia per lo sviluppo con programmazione ultra territoriale.

Suggerisco di costituire come fatto felicemente anni fa con l'Ufficio speciale per i Beni confiscati, iniziativa rivelatasi poi felice e strategica, anche un Ufficio che si occupi della programmazione comunitaria e regionale per creare un osservatorio costante sui grandi programmi di sviluppo.
E' dovere della politica, anche di opposizione, di essere propositiva anche se considero questa amministrazione lontanissima dai valori e dalle idee del centrodestra, eletta soltanto con una minoranza veramente esigua del corpo elettorale.

* ex sindaco e dipartimento Attività Produttive Forza Italia

  

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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