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Lo Giudice: "Non siamo un'accozzaglia, Capizzi offende chi non lo ha votato"

| Enzo Ganci | Politica

Duro intervento del deputato regionale, dopo il comizio del sindaco

MONREALE, 17 giugno - Non ha gradito la parola "accozzaglia" utilizzata da Piero Capizzi durante il suo comizio di ringraziamento, tenuto sabato pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele. Per questo il deputato regionale, Salvo Lo Giudice ha deciso di replicare.

Une replica aspra, dai toni decisi, che, con ogni probabilità farà da apripista ad una scia di polemiche ulteriori.
Lo Giudice nella sua lunga nota parla di Capizzi definendolo "un sindaco nel quale non mi riconosco assolutamente e nel quale non si riconosce una grande parte dei monrealesi (6.120 e cioè circa il 45% degli elettori). Ho potuto costatare, già alla sua prima uscita, quanto privo di stile, inadeguato e politicamente vecchio sia Capizzi. Aver definito, infatti, nel suo comizio di ringraziamento, un'accozzaglia chi lo ha contrastato con mezzi legittimi e democratici, chi, lo stesso giorno della propria sconfitta gli ha teso la mano e con grande sportività e senso di responsabilità si è messo a sua disposizione evitando qualsiasi sterile polemica per il bene della città, è veramente una grave caduta di stile. È la dimostrazione del fatto che Capizzi che si definisce il sindaco di tutti è e sarà solo il sindaco di stesso, dei suoi amici e forse di chi lo ha votato.

Si perché ad essere offesi sono stati principalmente tutti quei suoi cittadini che democraticamente non lo hanno votato e che hanno creduto in un progetto diverso dal suo.
Quell'"accozzaglia", così come denigratoriamente è stata definita dal nuovo sindaco di Monreale - scrive ancora Lo Giudice - si era alleata attraverso un mezzo che la legge mette a disposizione e che si chiama "apparentamento", lo stesso che era stato utilizzato nelle passate elezioni amministrative da chi oggi gli sta accanto. Nessun mezzo improprio, quindi, è stato utilizzato, al cospetto di chi, in questa campagna elettorale non si è risparmiato in niente, ma proprio in niente.
Un "accozzaglia" di uomini che, mettendo da parte qualsiasi sterile logica di partito e qualsiasi barriera ideologica, cominciando a cercare di cambiare l'agire politico, si era aggregata attorno ai contenuti di un programma condiviso e che avrebbe voluto evitare che la nostra splendida città tornasse di nuovo nelle mani di chi già l'aveva amministrata e accompagnata nel baratro in cui si trova, di chi in campagna elettorale aveva dimostrato di non essere all'altezza e con le idee molto confuse, nelle mani di chi ha utilizzato uno strumento democratico come quello delle primarie per far fuori tutti quelli che avrebbero potuto mettersi di traverso e minacciare i propri programmi, di chi ha messo in atto una strategia che la sua stessa testata ha smascherato, per far fuori un intero partito, il PD, che avrebbe tranquillamente avuto la forza di eleggere un suo rappresentante e non Capizzi che non è mai stato, non è e probabilmente non lo sarà mai un uomo del PD (bella vittoria di Pirro quella del PD).

Voglio comunque tranquillizzare i nostri elettori, e non sono pochi, chi ha creduto nel nostro progetto, nella nostra serietà ed onestà, chi crede ancora che solo noi avremmo potuto essere la novità, la soluzione ai problemi di Monreale. Noi ci siamo, ancora più forti e convinti di prima, consapevoli del delicato ruolo di opposizione che ci spetta e che eserciteremo con grande attenzione e senso di responsabilità.
Attenzione, tanta attenzione, quella che serve per evitare che chi ha il compito di amministrare questa città per i prossimi cinque anni (a meno di qualche imprevisto che per carità noi non ci auguriamo), lo faccia come già fatto in precedenza, completando l'opera di distruzione iniziata 10 anni fa.
Saremo vigili affinché ogni singolo euro sia speso in maniera congrua e trasparente, ogni eventuale posto di lavoro sia messo a concorso e assegnato per merito, che siano evitati consulenze e sprechi vari.

Aspettiamo con curiositàle prime poltrone che verranno assegnate in consiglio comunale, come ad esempio la presidenza del Consiglio che speriamo possa essere attribuita a chi ha dimostrato a suon di consensi di meritarsela; aspettiamo di vedere chi sarà il prossimo e imminente presidente dell'Ato, nomina questa che ci potrà svelare se questa "accozzaglia" era al completo o se magari c'è stata qualche defaillance". Nella sua nota, poi, Lo Giudice ringrazia Alberto Arcidiacono, la cui candidatura ha fortemente sostenuto: "Grazie per come ci ha rappresentati. Abbiamo imparato tanto dalla sua intelligenza, cultura, serietà, serenità; era troppo superiore a tutti e lo ha dimostrato in qualsiasi confronto con il suo avversario.

Agli altri amici e compagni di percorso, ai più giovani e a quelli come me meno giovani dico grazie, per il coraggio, l'impegno e la grinta che ci avete messo, perché avete dimostrato competenza e serietà, le stesse che hanno convinto e fatto credere a 6120 monrealesi che era giusto fidarsi di noi e affidarsi a noi, che con noi era possibile cambiare questa martoriata città e costruire un futuro per i loro figli.
Mai nessuna delle tante vittorie della mia vita era riuscita a darmi tanto quanto questa sconfitta. Un grazie di vero cuore ai 6.120 che come noi ci hanno creduto.

  

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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