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"Piero, dov'eri in Consiglio comunale?"

| Enzo Ganci | Politica

Noi abbiamo parlato di programmi, altri hanno puntato il dito"

MONREALE, 6 giugno - "Piero, eri perennemente assente quando in Consiglio comunale approvavamo debiti fuori bilancio fatti da voi". Il tackle di Alberto Arcidiacono è arrivato dal palco quando stava per chiudersi la campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica e lunedì.

"Dov'eri quando in Consiglio parlavamo di Ato? - ha detto Arcidiacono - Dove'eri, quando parlavamo di precari? La domanda, ovviamente, è retorica, perchè eri perennemente assente". E' stato questo uno degli affondo avanzati durante il comizio conclusivo, dal candidato che domenica e lunedì cercherà di colmare il gap del 25 maggio.

"La nostra campagna elettorale - ha detto ancora Arcidiacono - è stata condotta in maniera corretta, alla luce del sole, senza logiche spartitorie, con persone che hanno condiviso un programma. Noi abbiamo parlato di programmi. Altri, invece, hanno solo puntato il dito, perchè per parlare occorrono i contenuti e sei un "utile idiota"non ti puoi permettere i contenuti. Adesso parli alla gente, minacci querele per cose che tu hai detto.

Noi un'accozzaglia? - ha proseguito Arcidiacono, citando il mitologico "supplizio di Tantalo" - Siamo il vento di cambiamento fatto da gente perbene che vuole realizzare un sogno, perchè abbiamo deciso di non inginocchiarci davanti a nessuno, perchè non abbiamo paura di nessuno. Vogliamo ripristinare il collegamento con la città di Palermo, ma non è colpa dell'Amat se questo manca. E' colpa di chi ha amministrato per vent'anni. il nostro obiettivo è quello di stabilizzare i precari, occuparci del territorio violentato e dei problemi di chi non arriva a fine mese. Monreale deve tornare ad essere una città ambiziosa e il 9 giugno mi auguro che possa vincere ancora Monreale".

L'ultimo appello di Alberto Arcidiacono era stato preceduto dall'intervento di quattro deputati regionali. "Ci rivolgiamo a tutti gli indecisi - ha detto Edy Tamajo (Drs) - Arcidiacono è una persona perbene, che vuole bene a questo Comune".

"Un progetto di rinnovamento per rilanciare Monreale - ha aggiunto Pietro Alongi (Ncd) e farla diventare una campana di vetro. Non permettiamo a nessuno di farci una lezione di legalità".

"L'emblema di Monreale è la cattedrale, ma rischia di diventare una discarica - è stato l'incipit dell'intervento di Salvo Lo Giudice (Drs). Il campo di calcio per i bambini? I fondi c'erano, ma sono stati distolti. Con Nino Dina e Pietro Alongi ho condotto tante battaglie all'Ars per Monreale. Invece quelli di Capizzi dov'erano? Non siamo succubi di nessuno, le alleanze del ballottaggio le abbiamo prese in comunione col presidente Crocetta. Il problema è il Pd, che ha osteggiato le sue riforme".

"Non è un caso che abbiamo scelto Arcidiacono - ha concluso Nino Dina, presidente della Commissione Bilancio dell'Ars - La gente il 25 maggio ha scelto il cambiamento ed Alberto rappresenta il cambiamento. Una scelta coerente su una persona capace. Accanto ad Alberto siamo in tanti. Il ritorno dei morti viventi? No, a me viene in mente un altro film: "A volte ritornano". E sono ritorni pericolosi. La riedizione di amministrazioni passate. Non è un'accozzaglia, nè un inciucio".

· Enzo Ganci · Editoriali

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