
Al momento solo ventidue consiglieri su trenta sono sicuri del posto
MONREALE, 4 giugno – L'esatta composizione del Consiglio comunale la darà l'esito del ballottaggio. Sarà il risultato elettorale dell'8 e del 9 giugno e la conseguente vittoria di uno dei due candidati a sindaco a decidere chi potrà sedere nell'aula consiliare all'insediamento dell'assise.
Al momento si tratta solo di ipotesi, più o meno fondate, anche perché l'esito del secondo turno, non ancora definito, non autorizza a parlare di ufficialità.
Tuttavia è possibile dare un primo sguardo sommario alla "geografia" consiliare che si presenterà quando l'elezione del sindaco sarà alle spalle.
In caso di vittoria di Piero Capizzi, considerato che il suo schieramento ha superato il 40%, alle liste che lo hanno sostenuto potrà andare il premio di maggioranza che consente a chi governa di godere dell'appoggio di diciotto consiglieri su trenta. I seggi verrebbero ripartiti in ragione di nove al Partito Democratico e nove ad Alternativa Civica. Nessun seggio, invece, ad "In Autonomia e Libertà" che non ha passato il fatidico sbarramento del 5%.
Da parte opposta, invece, i dodici consiglieri spettanti all'opposizione verrebbero suddivisi, tenuto conto degli apparentamenti tra le liste di Di Matteo e quelle di Arcidiacono, con due consiglieri a testa a Per Monreale, Cambiamo Monreale, Idee in Movimento, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, ed un solo consigliere a Udc e Vivi Monreale. Un calcolo più preciso dei resti, però, potrebbe far ballare un seggio tra Udc e Movimento 5 Stelle (sarebbe quest'ultima lista, eventualmente, a perderlo).
Discorso completamento diverso in caso di vittoria di Alberto Arcidiacono, alle cui liste spetterebbe ugualmente il premio di maggioranza (anche queste hanno superato il 40%).
Per effetto di questa situazione, pertanto, saranno i sei simboli stampati sulla scheda elettorale del ballottaggio a spartirsi i diciotto scranni dell'aula Biagio Giordano. Un primo conteggio, passibile di ritocco sulla base del gioco dei resti, ovviamente, distribuirebbe tre seggi ciascuno alle sei liste apparentate (Per Monreale, Forza Italia, Udc, Cambiamo Monreale, Idee in Movimento e Vivi Monreale).
Come detto, però, il calcolo dei resti potrebbe modificare l'assetto: in questo caso a rimetterci dovrebbero essere l'Udc e Vivi Monreale, che potrebbero essere costrette a cedere un seggio a Per Monreale e CambiAmo Monreale, cioè le due liste più votate di quello schieramento.
In ogni caso, quale che sia l'esito del ballottaggio: ci sono già ventidue consiglieri su trenta che sono sicuri di occupare il loro scranno in aula consiliare e che possono guardare pertanto alla sfida di domenica prossima senza particolare patema.
Si tratta di Giuseppe Di Verde, Rosanna Giannetto, Valeria Viola, Sandro Russo, Paola Naimi e Ignazio Davì (PD); Toti Gullo, Gina Cucchiara, Filippo Giurintano, Pippo Lo Coco e Salvo Intravaia (Alternativa Civica); Fabio Costantini (Movimento 5 Stelle); Giuseppe La Corte (Udc); Angelo Venturella e Rosario Li Causi (Forza Italia); Antonella Giuliano e Giuseppe Guzzo (CambiAmo Monreale); Marco Lo Coco e Giorgio Rincione (Idee in Movimento); Giuseppe Romanotto e Mimmo Vittorino (Per Monreale); Marco Intravaia (Vivi Monreale).