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Comizio sì-comizio no, domani si chiude

| Enzo Ganci | Politica

Dalle 17,30 in poi tutti in piazza Vittorio Emanuele per congedarsi dall'elettorato

MONREALE, 22 maggio – Probabilmente è il caso di partire dalle parole del ministro per le Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi, che martedì sera, partecipando a Monreale ad una manifestazione del Partito Democratico aveva detto: "Rispettare le sensibilità di tutti".

Forse è il modo migliore per affrontare un argomento che, in questi giorni, ove mai se ne sentisse l'esigenza, è stato terreno di "scontro" anche e soprattutto a livello locale: quello dei comizi di chiusura della campagna elettorale, che quest'anno, per una casualità voluta dal calendario, coincidono con il 23 maggio, giorno in cui tradizionalmente si tengono le manifestazioni di commemorazione della strage di Capaci.

Sull'argomento il Movimento 5 Stelle ed il gruppo di Alberto Arcidiacono hanno fatto sapere presto la loro posizione: nessun comizio di chiusura come segno di "rispetto" per una celebrazione che - parole di Fabio Costantini – non deve essere "sporcata" dalla politica. I due gruppo politici domani pomeriggio, però, con manifestazioni che hanno definito "alternative" sfrutteranno il tempo messo loro a disposizione, secondo la scaletta stabilita dal sorteggio e dunque saranno in piazza Vittorio Emanuele per "salutare", nelle forme che riterranno opportune, il loro elettorato.

Su posizione diversa gli altri candidati: dal sindaco Filippo Di Matteo, a Piero Capizzi, a Natale Sabella, a Ferdinando Arena.
Loro hanno scelto la forma classica del comizio, pur nel "rispetto della memoria di Giovanni" Falcone, si sono affrettati a dire, tutti assieme.
Insomma, una diversità di vedute che, se da un lato ha creato qualche polemica, dall'altro, fortunatamente, riafferma il principio sacrosanto del pluralismo e della diversità di idee.

Sul fronte nazionale, invece, dato che la chiusura della campagna elettorale vale anche e soprattutto per elezioni europee, i "big" della politica italiana hanno scelto di intervenire. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per la verità, dopo che il quotidiano "Livesicilia" aveva sollevato la questione, ha deciso di non scendere a Palermo dove arriverà la Nave della Legalità, carica di studenti, per non correre il rischio di strumentalizzare un appuntamento ormai tradizionale, ricco di significati che non sono certo quelli della campagna elettorale.

Il Premier, però, terrà il comizio di chiusura a piazza della Signoria, nella "sua" Firenze, dove si vota pure per le amministrative, necessarie proprio dopo le sue dimissioni successive alla nomina di Palazzo Chigi.
Beppe Grillo, terrà un comizio domani a piazza San Giovanni a Roma, che già fin d'ora si preannuncia, come nello stile del comico genovese, molto infuocato. Berlusconi, infine, sarà presente a Milano, per chiedere il voto al popolo di Forza Italia.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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