Fra Arena e Di Matteo scoppia la "guerra" del palco

"Dovevi fare il sorteggio". "No, fa fede l'ordine cronologico del protocollo"

MONREALE, 15 maggio - Tre minuti a volte possono essere un'inezia, a volte un'eternità, soprattutto se parliamo di un comizio elettorale. Sono stati proprio tre minuti d'orologio a scatenare una "guerra" tra due candidati sindaci delle prossime amministrative: Ferdinando Arena e Filippo Di Matteo.

Da un lato l'esponente di Vele del Sud, che ha chiesto di poter tenere un comizio sabato pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele e che ha presentato regolare domanda al protocollo generale del Comune per poter salire sul palco e rivolgere il suo appello agli elettori. Dall'altro il sindaco in carica, che dice di non poter concedere l'autorizzazione all'orario indicato da Arena perchè la piazza sarebbe già impegnata da altri candidati.

A decidere sarebbero stati, appunto, tre minuti, certificati dal protocollo elettronico, che negherebbero la possibilità di comiziare ad Arena, perlomeno all'ora da lui desiderata. Della vicenda è stata già interessata la Prefettura. Possibile, come dice il candidato di Vele del Sud, che possa essere investita anche la Procura della Repubblica. "Mi rivolgerò a questa - afferma - se in 24 ore non la questione non si aggiusterà e non verrà effettuato un sorteggio".
"Nel rispetto dei principi di democrazia e delle leggi in vigore in tema di campagne elettorali - prosegue Arena in una nota diffusa alla stampa - ci troviamo costretti a denunciare il mancato rispetto della disciplina della propaganda elettorale emanata con propria circolare dalla Prefettura di Palermo. Continuiamo a non godere di par condicio in ordine alla calendarizzazione dei comizi elettorali da svolgere nell'apposito palchetto montato in piazza Vittorio Emanuele dall'amministrazione in carica".

Ricapitolando: sabato pomeriggio alle 17.30 in piazza Guglielmo si terrà una manifestazione del Movimento 5 Stelle. A partire dalla 18, invece, a piazza Vittorio Emanuele si terrà il comizio di Filippo Di Matteo, al quale farà seguito, alle 19, quello di Alberto Arcidiacono. Per le 20 è in calendario l'appello di Natale Sabella. Morale dalla favola: il palco per Arena sarebbe stato a disposizione o alle 17 o alle 21. Ipotesi che il candidato di Vele del Sud non ha finora accettato.

"Abbiamo applicato la legge che stabilisce la priorità secondo un ordine cronologico - dice il sindaco, replicando ad Arena - Fa fede il numero progressivo del protocollo elettronico sul quale non è possibile intervenire. La richiesta di Arena è stata introitata tre minuti dopo quella di Sabella. Ecco perchè ad Arena il palco potrà essere concesso dopo il comizio di Sabella, dalle 21 in poi. Arena andrà alla Procura? Faccia pure. non abbiamo nulla da temere".

Frattanto, Arena, nella sua nota, invita Di Matteo a sospendere "ogni attività amministrativa per ciò che concerne i conferimenti d'incarichi e consulenze, come anche l'assegnazione di beni ad associazioni o altri. Rimandando la ripresa di tali attività, alla conclusione delle elezioni. Ciò, soprattutto quando il
sindaco uscente è anch'esso candidato".