Dall'Europa grande attenzione per Monreale: non sprechiamo questa occasione

Alla futura amministrazione il compito di sfruttare bene il "Guglielmo"

MONREALE, 11 maggio - Il cittadino che indosserà la fascia tricolore dopo le amminisrative di fine maggio avrà una marcia in più rispetto ai suoi sei precedenti colleghi . A lui si presenta su un piatto d'argento la gestione di quanto è stato imbastito in trent'anni con i finanziamenti dei fondi europei.

Sarà questa la seconda fase successiva a quella partita quel lontano 3 marzo del 1989, che diede la partenza al progetto con il primo verbale di deliberazione del Consiglio Comunale . Era il progetto di risanamento architettonico, musealizzazione, di nuove tecnogie per la fruizione del Complesso del Duomo di Monreale –F.I.O. (Fondo Investimento Occupazionale). Lavori finanziati per un costo di 25 miliardi di lire di vecchie lire e assegnati nel dicembre del 2000.

Che il turismo prima di essere un ottimo affare è cultura, a Monreale soprattutto, a dimostrarlo, più che una parte degli amministratori, è stata l'Europa, che ha rilanciato la città normanna fra le mete più importanti da raggiungere da ogni angolo del mondo, erogando ancora da Bruxelles 14 miliardi e 500 milioni per il tramite del Comitato Internazionale per la Programmazione Economica. Circa 40 miliardi che hanno dato al centro monumentale l'uso di cinque immobili: lo straordinario dormitorio dei benedettini , la chiesa degli Agonizzanti e le torri (Belvedere, Fornace e Carceraria) ed il Guglielmo.

Nell'aprile del 2006 con un finanziamento di circa tre milioni di euro si rinnova il pavimento delle due piazze principali con le strade adicenti per dare un altro contributo al rilancio turistico ,forse poco compreso da parte di chi avrebbe dovuto avere la sensibilità di difenderlo. Tutte le attenzioni sono rivolte ancora al Guglielmo con un altro finanziamento di quasi 4 milioni di euro investiti per rinnovare il look del suo museo da destinare ad un flusso di vistatori importanti. Alla nuova amministrazione quindi il compito di mettere a frutto quella che è stata la sensibilità dell'Europa nella collocazione di Monreale fra le mete turistiche più significative.