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RIFIUTI/SABELLA "Il servizio non va esternalizzato"

| Enzo Ganci | Politica

"Per l'indifferenziato occorre un impianto a pirolisi"

MONREALE, 6 maggio - "Quello dei rifiuti è stato il tallone d'Achille di ogni amministrazione. Nessuna delle precedenti giunte che vi ha avuto a che fare è riuscita a risolvere il più sentito dei problemi per i monrealesi".

Natale Sabella, candidato sindaco sotto il simbolo di "Monreale Futura - Città e Territorio", risponde alla sollecitazione lanciata dalla nostra redazione, esprimendosi sul difficile tema dello smaltimento dei rifiuti.
"Stando alle informazioni contenute nel piano d'ambito dell'ARO, elaborato dagli uffici del Comune, tra l'altro - prosegue Sabella - non c'è alcuna speranza che l'odiata imposta possa diminuire, anzi aumenterà, visto che la gestione del ciclo dei rifiuti per i prossimi sette anni sarà più onerosa dell'attuale (dai 6 milioni di euro di oggi, ai 6,4 milioni dei prossimi anni a cui bisogna ancora aggiungere i costi della discarica).

Affinché l'imposta diminuisca sensibilmente, sosteniamo innanzitutto che il servizio di raccolta non vada esternalizzato, così come è previsto dal piano d'ambito dell'ARO. Ciò ci consentirà di ridurre i costi di gestione, i costi di manodopera, e ci consentirà di evitare la remunerazione del capitale per la ditta che vincerà l'appalto per la racconta, se essa fosse esternalizzata.

In secondo luogo - dice ancora il candidato sindaco - la raccolta differenziata dovrà avvenire presso le isole ecologiche sparse sul territorio (ne saranno istituite almeno 8). I cittadini vi conferiranno i rifiuti già differenziati, ottenendo in cambio una corposa riduzione dell'imposta nello stesso istante in cui il rifiuto conferito sarà pesato e il dato del peso sarà inserito su terminale collegato all'ufficio tributi del Comune. In tal modo saranno eliminati tutti i cassonetti della raccolta dislocati sul territorio.

In terzo luogo - aggiunge - il rifiuto non differenziato andrà in discarica almeno fino a quando non sarà operativo un impianto a pirolisi, che non è un termovalorizzatore, ha un impatto ambientale prossimo allo zero perché lavora in assenza di ossigeno, tratta anche rifiuti non differenziati e speciali, produce energia elettrica che per il Comune costituirà un ricavo da mettere a disposizione per un'ulteriore riduzione complessiva dell'imposta municipale.
La realizzazione dell'impianto può essere finanziata in tre modi: o attraverso un leasing in costruendo (realizzazione del progetto con formula "chiavi in mano"); o attraverso il progetto "Jessica"; oppure con "Horizon 2020" il cui bando scade nel maggio del 2015.

Le rate dei tre strumenti finanziari sopra descritti - conclude Sabella - saranno agevolmente pagate solo grazie al mancato conferimento in discarica dei rifiuti. Tutti e tre i meccanismi di finanziamento consentono, per ragioni diverse, di non violare il patto di stabilità interno".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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