Scrutatori sorteggiati e no a dannose forme di arroganza

Riceviamo e pubblichiamo...

"Si metta fine a ogni sospetto o ragionevole dubbio"

Gentile Direttore,
ho apprezzato molto l'articolo pubblicato dal suo giornale. Ha il pregio, infatti, di far scoppiare un caso che, se non trovasse immediato rimedio sarebbe davvero vergognoso.

In ogni caso, voglio assicurarle che personalmente non intendo girarmi dall'altra parte né assecondare una pratica già in passato verificatasi in modo a dir poco indegno.
Sono d'accordo: si proceda con un pubblico sorteggio e si metta fine ad ogni dubbio o ragionevole sospetto nella scelta dei 144 scrutatori! Si utilizzino il vecchio albo o nuove domande degli aspiranti scrutatori e si mettano da parte le segnalazioni dei soliti amici. Si eviti alla radice di attribuire ai componenti della commissione un privilegio ed un potere enorme che autorizza a sospettare possibili condizionamenti sul voto amministrativo. Il rischio è, infatti, tutt'altro che infondato,visto che tutti e quattro i componenti, a partire dal sindaco Di Matteo, sono impegnati nelle stesse elezioni amministrative. Del resto, senza il sorteggio, in alternativa, agirebbero criteri tutt'altro che oggettivi ed imparziali in cui conoscenza, amicizia
e speranza di gratitudine elettorale potrebbero farla da padrone. Si evitino, quindi, inutili e dannose forme di arroganza perché difficilmente potrebbero essere tollerate.

* ex deputato nazionale PD