Il garante dei diversabili? Una presa in giro, occorre un altro regolamento

Lo Biondo: "Adesso è una semplice cassa di risonanza elettorale"

MONREALE, 13 marzo – Istituzione della figura del garante delle persone diversabili? Niente affatto, grazie alle modifiche presentate, occorrerà approvare un altro regolamento". Il caso lo solleva il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo.

In una nota diffusa in mattinata, infatti, Lo Biondo sostiene che nonostante ieri il Consiglio comunale abbia espresso voto favorevole sul Regolamento del "Garante delle persone Diversabili", nella pratica non sarà possibile istituire la figura del garante stesso. Il motivo starebbe nell'approvazione di alcune modifiche sostanziali al testo originale, che renderanno l'approvazione dell'atto "una semplice cassa di risonanza elettorale".

In particolare, un emendamento rimanderebbe l'istituzione del garante all'approvazione futura di un ulteriore regolamento, quello sull'Albo delle Associazioni operanti nel territorio e accreditate alle attività sociali. "Da sottolineare - afferma Lo Biondo - come l'emendamento sia stato approvato nonostante il parere contrario del dirigente al ramo. Ma, né il parere contrario, né il mio accorato appello a ragionare sugli effetti deleteri di quell'emendamento, sono serviti. Alla fine ha prevalso l'arroganza di chi ha voluto il voto su un emendamento i cui effetti sono inequivocabili: esiste un regolamento ma la figura del garante non può essere istituita".
Ad avvalorare la sua tesi lo Biondo cita l'emendamento: "Presso il Comune di Monreale, previa istituzione dell'Albo delle Associazioni, sarà creato l'Ufficio del Garante della Persona DiversAbile. Il Regolamento avrà validità solo dopo all'approvazione, in Consiglio Comunale, del predetto Albo delle Associazioni operanti nel territorio e accreditate alle attività sociali e che possono esprimere tale nome".

"Quindi se non sarà approvato il regolamento sull'albo delle associazioni – prosegue il consigliere Pd - non potrà essere istituita la figura del garante. Ma il regolamento comunale delle Associazioni non è previsto dalle norme vigenti, in quanto le stesse associazioni sono registrate all'albo delle associazioni regionali e dell'ASP. Bisogna farsene una ragione: Monreale non è un Comune a statuto speciale in una Regione a statuto speciale. Se quell'emendamento non fosse stato approvato, oggi, avremmo potuto istituire la figura del garante".

Ma la conseguenze non si fermerebbero qui: "Secondo l'articolo 2 del regolamento, infatti – scrive Lo Biondo - qualora in seno alle associazioni non vi fossero state figure di necessaria, obbligata e comprovata esperienza formativa da sottoporre al sindaco, allora, si sarebbe proceduto alla pubblicazione di un bando a evidenza pubblica. Invece con l'emendamento approvato si è andati contro questa prescrizione, chiudendo la possibilità di apertura a esperti del settore di comprovata esperienza provenienti da altri Comuni, continuando a condannare Monreale ad un solipsismo culturale che, oltre a non avere alcuna ragione d'esistere, non può che avere effetti negativi".