"Carta dei Servizi, dal sindaco solo annunci e chiacchiere"

Di Salvo (Pd): "Solo una conferenza stampa nel 2011, poi un nulla di fatto"

MONREALE, 19 febbraio - "Malgrado i proclami e le pompose conferenze stampa, Monreale è ancora priva di una Carta dei Servizi". Ad affermarlo è Vittorio Di Salvo, candidato del Partito Democratico alle primarie di coalizione del prossimo 2 marzo.

"Era infatti il 25 luglio 2011 - fa sapere Di Salvo - quando in pompa magna sindaco ed assessore presentarono quella che a loro dire avrebbe messo insieme le varie realtà che operano nel sociale, ma di quella giornata è rimasto solo qualche depliant pubblicitario e nulla più. La Carta dei servizi, se attuata, rivoluzionerebbe davvero il rapporto tra Comune e cittadino, infatti con essa l'Ente si assumerebbe una serie di impegni nei confronti dei propri utenti circa i servizi, le modalità di erogazione, gli standard di qualità degli stessi, i meccanismi di partecipazione e le modalità di tutela previste per il cittadino stesso.

Non si tratta di una semplice guida - prosegue il candidato Pd - ma di un vero e proprio contratto che il Comune stipula con i suoi cittadini, dichiarando i propri obiettivi, riconoscendo specifici diritti al cittadino stesso, garantendo determinati livelli di qualità, modalità e tempi del servizio e prevedendo eventuali possibilità di reclami. Con la sua stesura il Comune cerca di sintonizzarsi sulle aspettative dell'utente in termini di qualità del servizio erogato, stabilisce e formalizza lo standard qualitativo minimo sotto al quale s'impegna di non scendere. La Carta è anche un esercizio di trasparenza infatti attraverso essa l'Ente comunica senza filtri ai cittadini i propri obiettivi in termini di qualità del servizio.

Tale documento è anche un traguardo strategico per l'amministrazione comunale in quanto è uno strumento di garanzia per i cittadini, che sono i principali interlocutori del Comune, inoltre è uno strumento per migliorare costantemente il lavoro svolto dall'Ente, i servizi offerti e gli obiettivi posti.

L'amministrazione comunale deve sentire profondamente questa responsabilità - conclude Di Salvo - tuttavia non ritengo sia sufficiente, perchè non basta rispondere solamente alle richieste ed ai bisogni, è bene anticiparli, questo è l'unico modo per garantire davvero i diritti. Ma se i diritti devono essere rivendicati dai cittadini per essere esercitati, allora non sono tali. Spetta all'amministrazione cittadina assicurarli concretamente".