"Sono luoghi in cui regna il caos e l'improvvisazione"
MONREALE, 3 febbraio – "L'ormai ventennale non progettualità, metodologicamente costruita su piccoli cabotaggi e personalismi, ha privato la villa Belvedere e piazza Guglielmo della loro identità, rendendoli luoghi del caos e dell'improvvisazione".
Ad affermarlo è il consigliere comunale, Massimiliano Lo biondo, che torna ad intervenire sulle vicende locali, dopo la lettera aperta sulla costituzione dell'Aro della settimana scorsa.
"Piazza Guglielmo II - scrive Lo Biondo - è quello "spazio vuoto" la cui importanza non può essere inferiore a quella di Piazze del calibro di Piazza della Signoria e della Piazza Repubblica a Firenze, Piazza del Campo a Siena, Campo dei Miracoli a Pisa, Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza San Marco a Venezia, Piazza Duomo e Piazza Cordusio a Milano, Prato della Valle a Padova e Piazza Carlo III (la più grande d'Italia) a Caserta. Ma in cosa consiste la differenza tra la nostra e le altre piazze è il punto dirimente. Di certo nessuna di quelle piazze è stata mai, neppure lontanamente, pensata come a un possibile parcheggio di gran lusso.
E questo perché la politica di quei luoghi ha mantenuto il ruolo di guida civica, ha valorizzato i propri beni, fino a farli divenire un tutt'uno con quelle comunità, parte imprescindibile e di cui avere cura ed essere orgogliosi. Ma la politica di quei luoghi ha anche saputo attuare principi di marketing, facendone le fondamenta di un'economia turistica e culturale.
Altro che parcheggio abusivo o villa comunale in cui la politica consente la sosta abusiva delle auto piuttosto che provvedere, nonostante un finanziamento pubblico, a riporre delle panchine per consentire ai cittadini e ai turisti di poter godere di quel "belvedere" che guarda sulla Piana di Palermo e anche oltre".