Ferdinando Arena si presenta: "Non sono un novellino della politica"

"Con Vele del Sud un programma per fare e non per criticare" 

MONREALE, 28 gennaio - "Non sono un novellino della politica. Per questo ho deciso di partecipare a questa 'bagarre' elettorale". Con queste parole si è presentato oggi pomeriggio Ferdinando Arena, candidato sindaco alle prossime amministrative sotto il simbolo di "Vele del Sud".

Arena, 58 anni, funzionario della Provincia Regionale di Palermo, come aveva anticipato ieri Monreale News, ha tenuto una conferenza stampa al Collegio di Maria, in una sala "Millunzi" piena di simpatizzanti o semplici curiosi. Accanto a lui l'architetto Michele Pergolizzi, presidente di "Vele del Sud" ed anche Alberto Quartuccio, che del movimento è segretario cittadino. Alle amministrative della prossima primavera "Vele del Sud" correrà da sola, per poi scegliere le strategie "Work in progress, cammin facendo", come ha sottolineato al termine della manifestazione lo stesso candidato.

Arena ha sviscerato i punti salienti del programma elettorale che il suo movimento intende proporre all'elettorato. "Il nostro è un programma per fare e non per criticare, ma non possiamo sottacere che alle scorse elezioni il 43% dei cittadini non ha votato, segno di disinteresse. Nel frattempo abbiamo assistito ad una politica becera, fatta di aumento delle tasse ed oggi vediamo che il paese si regge solo sull'aumento di queste. Occorre una politica che sia al servizio di tutti - ha detto ancora - e non soltanto di chi ha gli amici. Proposte? Una maggiore attenzione alle problematiche sociali, rimettendo la famiglia e i pensionati al centro della scena, la valorizzazione dei rifiuti, migliorare l'offerta turistica, una maggiore sicurezza per rendere fruibile il paese anche dopo un certo orario, il miglioramento delle condizioni scolastiche, la pratica sportiva, la zona artigianale.

Insomma una serie di idee, che certamente dovranno essere meglio sviluppate nel prossimo futuro. Su una proposta, però, Arena si è soffermato: "Il cosiddetto 30%, che il cittadino è costretto a dare al Comune quando costruisce - ha detto - è una regola vessatoria - meglio chiedere almeno il 30% obbligatorio di manovalanza monrealese per dare lavoro e per portare benessere al nostro territorio".

Sulla prospettive il neo candidato ha aggiunto: "Vogliamo essere l'alternativa, il cambiamento, ma non con le chiacchiere. Adesso dobbiamo scegliere: se affidarci nuovamente al caso, o sostenere un progetto ambizioso. Vediamo che si ricandidano i soliti noti: il serpente cambia la pelle, ma non riesce a diventare colomba. Se voteremo i soliti noti, riceveremo lo stesso trattamento che abbiamo ricevuto finora".