"Senza l'Aro è il caos? Ben svegliato, caro sindaco"

Polemico Vittorio Di Salvo (Pd): "Da mesi sollecito l'amministrazione comunale"

MONREALE, 26 gennaio - "L'amministrazione comunale ed anche qualche altro rappresentante delle Istituzioni hanno idee poco chiare su come affrontare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti".

Vittorio Di Salvo, candidato del Pd alla carica di sindaco, non usa parole tenere su un argomento, quello della costituzione dell'Aro, che domani sarà oggetto di discussione consiliare, con una proposta deliberativa, che dovrà dare ilvia libera alla sua nascita.
"Il sindaco parla solo adesso di 'caos nella raccolta dei rifiuti' - dice Di Salvo - peccato che arrivi a questa determinazione con un po' di ritardo. Ma dove ha vissuto in questi anni quando Monreale è stata letteralmente sommersa dai rifiuti, con un livello di tassazione, per i cittadini monrealesi, fra i più alti d'Italia? Ben svegliato caro sindaco. Il sottoscritto ha più volte sollecitato l'amministrazione comunale ad attivarsi per porre fine alla gestione oscura, fallimentare e costosissima dei vecchi Ato per arrivare quanto prima alla gestione diretta del Comune della raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti, così come previsto dalla normativa regionale.

La polemica di Di Salvo non tralascia nemmeno l'argomento relativo ai risvolti occupazionali che qualche giorno fa era stato affrontato da Di Matteo. "L'amministrazione cittadina - dice ancora Di Salvo - anziché prevedere nuove figure professionali e tecniche con fantomatici risvolti occupazionali di chiaro stampo elettoralistico, convochi con urgenza un'assemblea pubblica per illustrare alla città il "piano d'intervento" che il Comune intende attuare e che inevitabilmente inciderà sulla salute e più in generale sul benessere economico e sociale dei cittadini e delle cittadine monrealesi.

Ancora una volta l'amministrazione comunale - conclude Di Salvo - sta prendendo delle decisioni che riguardano il futuro di ognuno di noi senza il coinvolgimento della cittadinanza. Non coinvolgere i cittadini comporterà un sicuro fallimento. Solo una comunità partecipe avrà interesse a tutelare il territorio in cui vive perchè sarà maggiormente coinvolta e proprio per questo maggiormente responsabile".