Senza l'Aro il caos, il Consiglio comunale luendì non faccia scherzi

Appello del sindaco ai consiglieri in vista  della prossima seduta consiliare

MONREALE, 25 gennaio - "Non votare la delibera di Giunta riguardante l'Aro, lascerebbe la raccolta dei rifiuti nel caos". Con queste parole, il sindaco Filippo Di Matteo, incontrando la stampa locale, questa mattina, ha invitato il Consiglio comunale a non "fare politica" sulle spalle dei cittadini. La seduta è in programma lunedì mattino.

"Se vogliamo che la raccolta rifiuti ritorni in capo alle responsabilità dei sindaci e che i costi siano abbattuti del 30 per cento è necessario costituire l'Aro, il cui servizio sarà poi appaltato ai privati che possiedono i loro mezzi e, dunque, non ci sarà più alcun problema di nolo o approvvigionamento degli stessi".
Il sindaco non ha nascosto il suo disappunto per la nota di dissenso di Massimiliano Lo Biondo, etichettando le sue dichiarazioni come fuorivianti e confuse.
Le dichiarazioni di Lo Biondo, secondo il sindaco, fanno confusione fra Ato, Aro e Srr, così Di Matteo ha provato a dipanare i concetti: "Le Srr (società regolamentazione rifiuti) hanno il compito di regolare e coordinare le attività dei vari Aro (Ambito raccolta ottimale) che le compongono. Nel nostro caso la società è già costituita e funzionante, al suo interno vi saranno circa 10 Aro, di cui qualcuno ha già avuto approvato il decreto ed è pronto a partire. Monreale farà Aro a sé. Non appena il Consiglio comunale avrà approvato la delibera, i tecnici comunali predisporranno il piano industriale che sarà messo in appalto. Il privato che si aggiudicherà la gara si occuperà della raccolta rifiuti nel nostro territorio, con i suoi mezzi e gli operatori che al momento lavorano all'Ato".

Che cosa accadrebbe se la delibera non passasse? Di Matteo non ha dubbi: vi sarebbe il caos."Il servizio sarebbe riaffidato all'Ato, che è in liquidazione, raddoppiando i costi attuali, per il moltiplicarsi dei passaggi. Insomma, l'eventuale bocciatura dell'Aro sarebbe soltanto una strumentalizzazione politica, ai danni della collettività".
Per quel che riguarda tutti i lavoratori, compresi gli amministrativi, secondo Di Matteo, che è anche presidente della Srr Palermo ovest, il quadro completo si avrà quando tutti gli Aro avranno definito il loro piano organico e fabbisogno di personale. Il sindaco ha anche affrontato le polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni di qualche giorno fa, secondo cui si aprirebbero prospettive occupazionali con le Srr.

"Quando, a breve - ha detto Di Matteo - partirà l'impianto di compostaggio a Bisacquino, ci sarà bisogno di 11 figure professionali qualificate, già previste 4 anni fa. È chiaro che saranno cercate fra i dipendenti dell'Ato e soltanto in caso di assenza, si cercherebbe all'esterno. Tutti i dipendenti degli impianti resteranno in capo alle Srr e se, come ci auguriamo, la raccolta differenziata decollerà, le strutture industriali legate alla manipolazione dei rifiuti non potranno che crescere, creando nuovi posti di lavoro".
Nel corso dell'incontro, il primo cittadino ha affrontato anche il punto inserito all'ordine del giorno del Consiglio che riguarda il mantenimento dei posti letto e la piena funzionalità' dell'ospedale Ingrassia.