Piano di riequilibrio pluriennale, l'iter è ancora lungo

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Da capire se l'ultima parola dovrà dirla il ministero o la Corte dei Conti

MONREALE, 16 gennaio - E' ancora tutto da definire l'iter del piano decennale di riequilibrio finanziario. Una nota del ministero dell'Interno, notificata due giorni fa, rende ancora più accidentato il suo cammino.

La mail, attraverso posta Pec, è stata indirizzata, per conoscenza, alla Corte dei Conti. L'assessore al Bilancio Giuseppe La Fiora smentisce che il ministero abbia già inviato i rilievi. "Abbiamo ricevuto - ha detto La Fiora - una mail in cui si diceva che l'istruttoria va avanti e ne anticipava un'altra, con richiesta di ulteriori chiarimenti e dati. Che l'istruttoria sia ancora in corso è un fatto positivo, poiché ad altri Comuni è già stato dichiarato il dissesto. Una sentenza della Corte Costituzionale, risalente allo scorso agosto, ha avocato al ministero la competenza sulla conclusione dell'iter che non è più di pertinenza della Corte dei Conti. Tale ambiguità ha rallentato il cammino del Piano".

Secondo il consigliere comunale Mario Caputo, che ha rivelato l'esistenza della richiesta ministeriale, la nota con i contenuti è già arrivata e, in qualità del suo ruolo ispettivo, ha chiesto di poterne avere accesso. Sembra che da Roma si chiedano chiarimenti su alcune criticità piuttosto serie. I punti sottolineati al ministero non si discosterebbero da quanto già rilevato nell'ultima deliberazione della Corte dei Conti, suscitando un vespaio di polemiche.

Resta in piedi, pertanto, alla luce di una situazione ancora ingarbugliata, il dubbio se al termine dell'iter, ad esprimersi sulla bontà del Piano saranno ancora i magistrati contabili, che terranno conto della valutazione ministeriale, o sarà invece proprio il Ministero. La sentenza della Consulta riguarda la relazione preliminare all'istruttoriale ma è ininfluente nel caso di Monreale, poiché avviata prima di agosto. Il termine perentorio per le deduzioni da parte dell'amministrazione comunale è di 30 giorni.

"La richiesta di chiarimenti - ha detto Caputo - piuttosto articolata, per quanto è dato sapere, e inviata in questi giorni dal competente dipartimento del ministero dell'interno, rappresenta una vera e propria doccia fredda per le già disastrate casse comunali e impone all'amministrazione di predisporre una serie di risposte e documenti, la cui formulazione non è facile".

Caputo ha anche invitato il presidente del consiglio comunale Alberto Arcidiacono a convocare con urgenza una seduta del Consiglio comunale alla presenza del sindaco e dell'assessore al bilancio per riferire sul contenuto delle richieste del ministero dell'Interno.