E' stato inviato dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente
MONREALE, 10 dicembre - Si è insediato stamattina il nuovo commissario ad acta nominato dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente per il piano regolatore generale. Si tratta di Mario Megna, funzionario regionale, il cui decreto di nomina è stato firmato dall'assessore Maria Lo Bello.
Megna non è nuovo a questo ruolo, avendolo già esercitato presso molti comuni siciliani. La durata dell'incarico è trimestrale, salvo eventuale proroga fino a dodici, per provvedere, in via sostitutiva agli adempimenti necessari.
Il commissariamento potrebbe riguardare anche il Consiglio comunale, qualora questo organismo non dovesse procedere entro 45 giorni dall'eventuale trasmissione della richiesta di approvazione del Prg o qualora dovessero emergere delle incompatibilità. A provvedere alle spese del commissariamento sarà il Comune. Megna, pertanto, arriva dopo Gisueppe Traina, che diversi mesi fa era stato nominato dalla Regione e poi non confermato.
Per Salvatore Leto, responsabile per le politiche del territorio, di tratta di "una umiliazione per la città. Umiliazione che questa amministrazione, se avesse voluto, avrebbe potuto evitare. Avevamo sollevato la questione già in agosto - aggiunge Leto in una nota - in tempi utili per intervenire ma, purtroppo, oggi si giunge ad una triste e prevedibile conclusione. La giunta Di Matteo aveva ereditato un piano regolatore approvato dalla precedente amministrazione e già al vaglio del Genio Civile. Con una delibera immediatamente esecutiva lo ritirò a poche settimane dal proprio insediamento, e, di fatto ad oggi l'iter non è stato portato a conclusione, nonostante siano passati quasi cinque anni.
Allora avevamo pienamente ragione a criticare una amministrazione che continua a collezionare umiliazioni per la città. Per fortuna il tempo di questa amministrazione comunale è giunto ormai al temine e sarà compito del nuovo sindaco e della nuova giunta portare a compimento il nuovo PRG.
È necessario fermare l'espansione incontrollata del paese e nello stesso tempo rilanciare l'edilizia, a vantaggio della piccola e media impresa edile, attraverso un piano di riqualificazione che metta in sicurezza l'esistente a partire dalla riqualificazione del centro storico. La mancanza del piano regolatore, scaduto ormai da decenni - sono ancora parole di Leto - ha conferito all'ufficio tecnico un potere decisionale ed arbitrario che non può essere mantenuto. Questo è uno dei veri nodi della prossima campagna elettorale e in questo, per quanto riguarda il Partito Democratico, non possono esserci equivoci.
Questa anomalia - conclude - deve essere interrotta e Monreale deve essere dotata di uno strumento che le consenta di poter pianificare, governare e gestire il proprio sviluppo per gli anni a venire, uscendo dalla anarchia normativa che ha favorito meccanismi clientelari e una gestione scriteriata del territorio e delle sue risorse".