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Di Matteo rilancia: "Grande il lavoro di La Fiora, anzi in difetto è la Corte dei Conti"

| Enzo Ganci | Politica

"Non hanno ancora concluso l'istruttoria e i tempi sono scaduti"

MONREALE, 4 dicembre - Difende a spada tratta (come è giusto che sia) il suo assessore, ma apre una polemica aspra con la Corte dei Conti, i cui presunti ritardi farebbero da zavorra alla conclusione dell'iter del piano di riequilibrio del Comune.

Il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo interviene in prima persona nella vicenda che ha visto protagonista l'assessore alla Finanze, Giuseppe La Fiora, prima impegnato in un confronto con la magistratura contabile a proposito delle criticità del 2011 e del Bilancio 2012, poi oggetto di accuse da parte dell'ex deputato regionale, Salvino Caputo, che ne ha chiesto le immediate dimissioni.

"Esprimo nei confronti dell'assessore Giuseppe La Fiora - scrive il sindaco - l'apprezzamento ed il ringraziamento mio personale e di tutta la Giunta per l'impegno e la professionalità fino ad oggi profusi nel ricoprire il suo difficilissimo ruolo. Rimando al mittente le richieste di dimissioni manifestate dal Salvino Caputo nei confronti del mio assessore perché basate assolutamente sul nulla, ma solo sul maldestro tentativo di utilizzare per fini demagogici ed elettorali l'esito della pronuncia della Corte dei Conti sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione 2012 del nostro Ente.

"Forse molti hanno la memoria corta – aggiunge la nota del primo cittadino - ed hanno dimenticato come l'assessore La Fiora, insediatosi all'inizio del 2012, sia stato il principale artefice dell'adesione del nostro Comune alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale con la quale sono state gettate le basi concrete per il risanamento definitivo del nostro bilancio e il superamento di tutte quelle criticità che sistematicamente, ogni anno, i verbali di controllo della corte dei Conti hanno sollevato.

Anche quest'anno – Conclude Di Matteo - in occasione del controllo dei bilanci 2011 e 2012 quelle stesse criticità sono state sollevate, ma il fatto nuovo sta proprio nell'adesione al piano di riequilibrio finanziario già adottato dal Consiglio Comunale come soluzione effettiva a tutte quelle criticità. Su questo piano si fondano l'entusiasmo e la soddisfazione dell'amministrazione comunale". Ma qui arriva la stilettata mica da ridere nei confronti della magistratura contabile: "Anzi se vogliamo essere precisi, è la Corte dei Conti ad essere in difetto nei confronti del Comune dal momento che l'istruttoria sul nostro piano di riequilibrio ancora non è stata conclusa, ed i termini sono abbondantemente scaduti. Noi intanto, grazie alle anticipazioni ricevute in virtù dell'adesione al piano di riequilibrio ed al fondo di rotazione, abbiamo azzerato due anni di debiti arretrati nei confronti dei creditori, rimettendo in moto la gestione dell'Ente che era ormai paralizzata ed al collasso, e soprattutto mettendo in circolo liquidità a favore delle imprese".

Tornando alla polemica con Caputo, Di Matteo chiosa: "Fuori luogo appare il riferimento fatto dal Caputo al provvedimento dell'assessorato regionale alle Autonomie Locali che individuerebbe i Comuni a rischio default, in quanto si tratta semplicemente di un elenco fatto da parte dell'assessore Valenti, in prospettiva ddl per la stabilizzazione dei precari, dei Comuni che, non avendo rispettato nel 2012 il patto di stabilità, rischiano di non potere procedere a nuove assunzioni se non rientrano nel patto. Il nostro Comune, quest'anno, grazie al lavoro di risanamento portato avanti dall'amministrazione ed al serio impegno dell'assessore La Fiora riuscirà a rispettare anche il patto di stabilità".

 

 

 

 
 

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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