"Con Di Matteo venuta meno ogni tipo d’intesa politica"

"Il sindaco non ha visione prospettica ed è politicamente arcaico"

MONREALE, 30 novembre - A far traboccare il vaso sarebbe stata la revoca dell'ordinanza di chiusura delle due piazze in occasione del periodo natalizio, ma probabilmente il rapporto era logoro ormai da molto tempo. Ecco il motivo delle dimissioni odierne dell'assessore Intravaia, spiegate in una nota.

Alla base della decisione odierna, ci sarebbe una diversità di vedute, tanto sul problema del piano traffico, quanto su quello dell'esiguità del Corpo di Polizia Municipale. "Ho tentato in ogni modo di razionalizzare la viabilità cittadina, ma sono sempre ostacolato dal sindaco e dal resto dell'amministrazione" ha fatto sapere l'ormai ex assessore. L'ultimo oggetto del contendere è l'ordinanza 119 del 27 novembre, della quale Monreale News aveva dato notizia, che prevedeva la chiusura di piazza Guglielmo II e Vittorio Emanuele II, dal 30 novembre al 6 gennaio, ordinanza che è stata revocata ieri da Di Matteo.

"La misura è colma - ha tuonato Intravaia - Mi dimetto, in seguito all'ennesima revoca di una mia ordinanza. Ritengo sia intollerabile che il sindaco impedisca la chiusura delle piazze, anche durante il periodo natalizio, stroncando i tentativi di prova in vista dell'adesione all'Unesco, verso cui l'amministrazione dimostra la più fredda insensibilità. Non pedonalizzare le aree limitrofe al duomo, ci fa correre il rischio di espulsione dal progetto. Di Matteo ignora che la World Heritage List è forse l'ultima speranza, per entrare nei circuiti turistici internazionali e uscire dal medioevo economico e sociale che stiamo vivendo".

Intravaia giudica surrettizio ogni tentativo di addebitare la mancata chiusura delle piazze, ai lavori di restauro del Palazzo Reale. "Esco dalla Giunta - ha continuato Intravaia - anche per la grave carenza di organico all'interno del Corpo di Polizia Municipale. Anche in quest'occasione il sindaco si è mostrato sordo al mio tentativo di trasferire alcuni dipendenti comunali, formarli e distaccarli al comando di Polizia Municipale. Si può fare, ma non si è voluto fare. A nessuno fa piacere spostare dipendenti, ma non esistono altre soluzioni, per l'impossibilità di bandire concorsi o affidarsi alla mobilità esterna. E intanto la città piange l'assenza di agenti di Polizia Municipale che possano garantire servizi indispensabili di viabilità e sicurezza su tutto il territorio. Revocando l'ordinanza che prevedeva la pedonalizzazione delle due piazze principali, il sindaco ha confermato miopia e incapacità assoluta di visione prospettica, che lo rendono politicamente "arcaico"". Si attende a breve una replica del sindaco.