Di Matteo al vetriolo su Lo Giudice: "Non accetto lezioni da chi ha cambiato tre partiti in pochi mesi"

di  matteo

Dura replica del sindaco, dopo le dichiarazioni del deputato regionale

MONREALE, 30 novembre - Se il desiderio era quello di mantenere i toni pacati, il proposito, almeno per il momento, può essere riposto nel cassetto. Non sono andate giù al sindaco Filippo Di Matteo le dichiarazioni rese ieri sul suo conto nel corso della presentazione della candidatura a sindaco di Alberto Arcidiacono.

Dichiarazioni che hanno espresso un giudizio fortemente negativo sul primo cittadino, sottolineate, soprattutto dal deputato regionale Salvo Lo Giudice, che ha parlato dell'attuale sindaco, affermando come abbia avuto la sua opportunità, ma abbia fallito. Dichiarazioni, in ogni caso, che ponevano come obiettivo dei protagonisti della conferenza stampa di ieri quello della discontinuità dall'attuale amministrazione.

" Mi fa piacere apprendere che l'onorevole Lo Giudice finalmente, dopo oltre un anno dalla sua elezione, si voglia interessare dei problemi della mia Monreale - dice con una punta di ironia, per nulla velata Di Matteo - Sono sicuro che quando parlava di fallimento e di incapacità faceva riferimento all'aspetto politico. Intendo da subito dire che non prendo lezioni da colui che ha fallito il proprio progetto politico cambiando ben tre partiti in pochi mesi e ha già dimostrato la sua incapacità politica in occasione dei festeggiamenti in onore del SS Crocifisso, non riuscendo a far pervenire dalla Regione Siciliana le somme da lui annunciate e promesse sui quotidiani locali on line il 30 aprile scorso, pari a sei mila euro.

Ci auguriamo da monrealesi - dice ancora il sindaco - che l'interessamento mostrato e promesso oggi dall'onorevole non sia uguale a quello già sperimentato in precedenza. All'amico ed ex collega di partito, Alberto - conclude Di Matteo - al quale mi lega un rapporto personale che la politica non potrà dividere, ricordo che egli ha condiviso con me non solo la splendida campagna elettorale del 2009, ma anche tutta l'azione politica portata avanti sino ad oggi votandone tutti gli atti".