Qustione precari, il silenzio totale dell'amministrazione comunale

Riceviamo e pubblichiamo...

 "Fra 40 giorni scadrà l'ultima proroga per gli oltre ventimila lavoratori"

Signor Direttore,
fra 40 giorni scadrà l'ultima proroga concessa agli oltre 20000 precari impegnati negli enti locali della Sicilia per salvaguardare il loro posto di lavoro.

Nonostante le rassicurazioni del governo regionale e della giunta comunale di Monreale ho sempre manifestato perplessità, purtroppo fino ad oggi fondate, in merito al futuro dei precari siciliani e in particolare per motivi campanilistici di quelli che lavorano all'interno del comune di Monreale. Alle ottimistiche intenzioni più volte manifestate sia dal Presidente della Regione Rosario Crocetta che dall'Assessore regionale alla funzione pubblica Patrizia Valenti, alle quali non sono seguiti atti amministrativi o legislativi concreti, ho sempre contrapposto un profondo e purtroppo fondato timore.

Il Governo nazionale infatti, in più occasioni, e attraverso il Ministro siciliano Giampiero D'Alia aveva "stemperato" l'entusiasmo dei nostri amministratori regionali in ordine alle possibilità di stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario o comunque sulla possibilità di concedere una lunga proroga. Il tavolo tecnico tenutosi presso la Regione Sicilia tra Governo, Sindaci e Sindacati sui precari, è andato a vuoto. Infatti l'Assessore regionale Valenti non aveva ricevuto alcuna direttiva da parte del governo nazionale.

In quella sede infatti l'assessore Valenti avrebbe dovuto illustrare ai sindaci e ai rappresenti dei precari un piano regionale per la stabilizzazione dei 18.500 precari entro la fine del 2016 attraverso proroghe triennali da definire con un provvedimento legislativo del parlamento siciliano. Senza la circolare del Ministero per la funzione pubblica e con la mancanza di un provvedimento legislativo regionale, la sorte dei precari siciliani e quindi dei nostri concittadini, è tornata ad essere nebulosa ed incerta.

Fino a questo momento la Sicilia continua a farsi carico di questi rapporti di lavoro nonostante il Ministro D'Alia, pur essendo siciliano, non è riuscito a farsi riconoscere la tanto attesa deroga per avviare un percorso di stabilizzazione. La stessa ANCI ha confermato le preoccupazioni in merito al futuro dei precari siciliani, attesa proprio la evidente mancanza di una strategia da parte del governo siciliano che sta dimostrando anche su questo punto di navigare a vista.

In tutto questo, rappresenta elemento di maggiore ed ulteriore preoccupazione l'atto deliberativo adottato dalla giunta comunale di Monreale in ordine al futuro dei lavoratori. Provvedimento, certamente negativo, resosi necessario, probabilmente, per salvaguardare l'equilibrio del bilancio e per evitare ulteriori sforamenti di spesa, ma che ha sancito in maniera irreparabile, se non revocato, la fine del futuro lavorativo dei nostri precari.

E in tutto questo stupisce l'assoluto silenzio da parte delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione e il totale silenzio da parte dell'amministrazione comunale e dei partiti che la continuano a sostenere. L'unico dibattito politico che sta prendendo corpo in questo momento è quello legato al rinnovo del consiglio comunale e della giunta, da parte di chi andrà a sostituire, alla scadenza, il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo.

Pur nella comprensibile disattenzione di chi è impegnato alla ricerca dei consensi e alla organizzazione delle liste, non può non condividersi la circostanza che il futuro dei nostri lavoratori deve rappresentare uno degli argomenti più importanti di questo momento non fosse altro perché legato alla scadenza del 31 dicembre prossimo e consolidato da un atto deliberativo che l'amministrazione comunale pur avendo avuto contezza dell'estremo disagio e del clima di tensione non ha inteso fino ad oggi nè revocare, nè modificare.

Forse perché in un corpo elettorale di oltre 29000 votanti poche decine di elettori non rappresentano certamente un motivo di attenzione. Voglio dare questa lettura, forse provocatoria, perchè soltanto così può spiegarsi in una città come Monreale che nessuna forza politica ritenga di spendersi per garantire il futuro di questi concittadini che per età e professionalità non possono probabilmente avere spazio in occupazioni alternative.

Da parte mia, Signor Direttore, desidero informarLa che ho coinvolto i parlamentari regionali e nazionali di Forza Italia perchè si facciano carico presso il governo regionale e nazionale del futuro dei 18.500 precari siciliani e in particolare, mi perdoni l'egoismo, per i nostri concittadini che in questo momento vivono forse il momento più difficile della loro vita.

Voglio augurarmi per l'ottimismo che tutti sanno essere mia caratteristica, che a breve giunga il tanto atteso provvedimento da parte del Ministero della funzione pubblica e il conseguente atto amministrativo da parte del governo regionale. Perchè in caso contrario, non oso minimamente immaginare quello che potrebbe succedere in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali e del futuro di oltre 20.000 famiglie.

In tutto questo mi permetta, Signor Direttore, di rassegnarLe che in altri tempi le amministrazioni comunali di Monreale avrebbero agito con maggiore incisività e autorevolezza e certamente pur nelle stesse condizioni economiche attuali con la creazione di un movimento di opinione e di pressione nei confronti del governo regionale e nazionale.

Non mi pare di avere visto infatti amministratori in volo per Roma, nè visite presso gli assessorati regionali competenti.