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"Crisi agricola ed imprenditoriale senza precedenti, occorrerebbe ben altra attenzione"

| Enzo Ganci | Politica

 "Amministrazione comunale e candidati sindaci disattendono questi temi"

MONREALE, 9 novembre - " Da una statistica formulata semestralmente dagli uffici dell'assessorato alle Attivita' Produttive del Comune emerge che dai primi mesi del 2013 ben 33 attivita' " storiche " dal punto di vista commerciale, hanno chiuso gli esercizi commerciali ed artigianali , in via definitiva".

 Il dato, quantomai allarmante, lo rende noto Salvino Caputo, sottolineando come parallelamente siano state censite ben 90 nuove aperture, che potrebbero dare il segnale di un attivismo commerciale e produttivo. "E, invece - aggiunge - risulta ben il contrario, in quanto si tratta di attivita' effimere, che dopo pochi mesi fanno registrare la loro cessazione e l'apertura di nuovo esercizio, che si estingue nello stesso arco temporale, senza creare nuova economia ne' forme di occupazione".

Lo stesso vale per l'agricoltura, dove non si registrano aperture di aziende, ma richieste di singole attivita' agricole, segno inequivocabile di giovani che, in preda alla mancanza di lavoro scommettono sull'utilizzo di modeste estensioni agricole. O, peggio, di famiglie che attraverso la coltivazione riducono i costi alimentari .

"Questo fenomeno - aggiunge Caputo - meriterebbe e, merita, un attento esame da parte dell'amministrazione comunale, prima, e dalle corporazioni sindacali o di categoria dopo. Se un esercizio storico chiude e, quelli che si rinnovano, durano pochi lustri, sta a significare che il comparto produttivo langue e la crisi aumenta. In tutto questo, l'amministrazione comunale prossima alla scadenza del mandato e i partiti e i candidati alla carica di sindaco, impegnati nella ricerca dei consensi disattendono temi cosi' importanti per la vita economica e per il futuro dei nostri giovani e del nostro territorio. Temi che dovrebbero diventare programmi e impegni precisi.

Servirebbero incentivi -prosegue l'ex deputato regionale - e non tasse e intese con gli Istituti bancari per riaccendere quelle linee creditizie indispensabili per sostenere lo sforzo di coloro che ancora, per passione o necessita' o per giovane eta' sono pronti a rischiare e investire. E questo dovrebbe avvenire attraverso la esposizione ufficiale e istituzionale del Comune. Come per altro, gia' avvenuto in passato. Cosi' come servirebbero protocolli di intesa con il Governo regionale - sulla scia di quanto gia' avviato da molti sindaci della provincia di Palermo - per realizzare investimenti nel nostro territorio, in vista della approvazione del bilancio regionale.

Mi convinco pero' che sara' difficile distogliere i candidati dalla ricerca di voti o stimolare una amministrazione che oramai e' alla fine della sua storia politica e in preda a una crisi economica senza precedenti che addirittura mette in serio pericolo il futuro dei nostri precari. Io mi attivero' - conclude Caputo - con l'assessore regionale alla Agricoltura Dario Cartabellotta e con l'assessore Valenti, titolare delle Attivita' Produttive per impegnarli a avviare iniziative su nostro territorio".

· Enzo Ganci · Editoriali

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