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Il Movimento 5 Stelle di Monreale presenta una petizione per la modifica dello statuto comunale

| Enzo Ganci | Politica

 Una diversa e più diretta forma di partecipazione popolare alla vita politica del paese

MONREALE, 7 novembre - E' questo il significato della petizione presentata stamattina dal Movimento 5 Stelle di Monreale, che mira alla introduzione dell'articolo 38bis nello statuto comunale. Un'azione che MonrealeNews aveva già anticipato il 12 ottobre e che oggi si avvia dal punto di vista del cammino burocratico.

Attraverso la petizione, è richiesta l'introduzione di due nuovi istituti: l'interrogazione e l'interpellanza dei cittadini. Due forme di dialogo tra i rappresentanti dei cittadini e l'amministrazione comunale, che adesso, nella volontà dei grillini, potrebbero diventare prerogativa anche dei cittadini.

In pratica, secondo, il progetto del Movimento 5 Stelle, basterebbe raccogliere cento firme con una sottoscrizione popolare per obbligare l'amministrazione comunale a fornire una risposta ad una particolare problematica. A patto, ovviamente, che tutto questo sia previsto dallo statuto del Comune.  Con le interrogazioni, nella proposta del Movimento, sarà possibile ottenere delle risposte scritte dall'amministrazione su fatti concernenti la comunità cittadina, atti o iniziative dell'amministrazione comunale stessa. Con le interpellanze, invece, lo scopo è quello di porgere delle domande al sindaco su intendimenti e orientamenti programmatici, generali o settoriali, dell'amministrazione comunale.

"Ma il punto ancor più innovativo - spiega il portavoce Fabio Costantini - è rappresentato dal fatto che il sindaco, oltre a formulare una risposta scritta ai promotori, sarà tenuto ad andare in Consiglio comunale a riferire sull'oggetto dell'interrogazione o interpellanza, ed il cittadino promotore avrà anche la facoltà, nella stessa sede, di poter replicare dichiarando lo stato di soddisfazione o meno in riferimento a quanto dichiarato dal primo cittadino, cosa fino ad oggi non prevista. cerca di riportare il cittadino al centro della scena politica, unico protagonista ed incolpevole autore di “eccessi di delega” a dei rappresentanti che hanno dimostrato di non meritare tale investitura. In tal modo il maggior coinvolgimento della cittadinanza alla gestione della res publica consentirà, in questa circostanza, una facoltà di replica troppo spesso negata e quasi mai riconosciuta ai detentori della sovranità".

Spetterà adesso al consiglio comunale valutare l'opportunità di apportare la modifica proposta dal Movimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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